Gli elettori hanno disertato in massa le urne.

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Il risultato elettorale in Emilia Romagna è inequivocabile: il 60,7 % e quindi i due terzi degli aventi diritto hanno disertato le urne!
Un’astensionismo di queste proporzioni, mai visto fino ad adesso in questa regione,è un inequivocabile sintomo di una malattia molto grave che nessuno si può permettere più di sottovalutare se si ha a cuore il bene del Paese.
In Emilia Romagna, più che al sud gli elettori non sono andati a votare perché, com’è facile immaginare, non si riconoscono più in questi partiti e nemmeno negli uomini e nelle donne che li rappresentano (anche se vanno ogni settimana dall’estetista).

Io penso che bisogna prendere atto prima di tutto di questo sentimento di repulsione verso politici e partiti, che sono i maggiori responsabili della dissaffezione al voto.
Grillo crolla in maniera rovinosa, in Calabria è rimasto fermo addirittura attorno al 3%, e questo fa capire come la fiducia piena di speranza per il cambiamento promesso che gli Italiani gli hanno accordato, oramai, alla luce dei fatti, è svanita quasi del tutto.
Crolla anche Berlusconi, un uomo, un pregiudicato interdetto che oramai non riesce più a suscitare entusiasmo nei suoi elettori, per fortuna!
Aumenta invece in maniera esponenziale e preoccupante la lega di Salvini che raccatta i voti di FI.
Il Pd tiene, ma tiene sulla base di un 30% circa di votanti e quindi è impossibile non vedere in questo risultato una sconfitta cocente per l’azione di questo governo, per le politiche scellerate che Renzi vuole imporre con arroganza e soprattutto per il famoso patto del Nazareno.
Molti elettori hanno deciso di rimanere a casa nell’impossibilità di una scelta chiara di sinistra non riconoscendo più il PD come partito di sinistra con un proprio pensiero ed una visione alternativa a quello unico dominante.
Non credo che l’alto astensionismo sia merito della Fiom di Landini, sarebbe sbagliato attribuirgli tutto questo peso elettorale sugli elettori di sinistra e non vorrei che questo fosse l’ennesimo escamotage interpretativo per far intraprendere vie sbagliate a chi si dice di sinistra.
Sarebbe bene non sottovalutare il messaggio che gli elettori ci rimandano con la scomparsa della galassia dei vari partitini, che pare si siano dissolti nel nulla, com’era ampiamente prevedibile.
La verità vera è che c’è, esiste da molto tempo il vuoto di una rappresentanza vera ed autentica di sinistra e questo vuoto, a mio parere, va colmato quanto prima per il bene della democrazia di questo nostro sfortunato Paese.
Non vi è alcun dubbio che Salvini costituisce una minaccia per il Paese, non bisogna sottovalutarlo!
Preoccupa la sua volontà di espandersi anche al sud, dove c’è già chi vuole approfittare per costruirsi carriere improprie, dimentico di quella che è stata la lega, del disprezzo che ha riservato al Sud, della questione legale che l’ha investita in pieno e del suo fondamento ideale razzista, che potrebbe essere rovinoso per il Paese. come pure per Sono altresì preoccupanti le politiche liberiste che vuole portare avanti a partire dalla proposta di aliquota unica, che va contro il dettato costituzionale e che, se venisse attuata, a pagare il conto più salato sarebbe la parte più debbole della società.
Non vi è dubbio, infatti, che a trarre beneficio dall’aliquota unica sarebbero i più ricchi, che così pagherebbero, in misura percentuale, quanto un pensionato sociale, e questo, ovviamnete, porterebbe di conseguenza ad accrescere il divario tra ricchi e poveri e quindi delle disuguaglianze tra cittadini.
Per scongiurare il pericolo di una deriva liberista e razzista c’è una sola strada da percorrere in tempi brevi: ricostruire una sinistra vera partendo dalla base!
Questo è il grande sogno e la necessità per salvare il Paese!
Noi ci stiamo provando con tenacia e lungimiranza ed a tal fine abbiamo elaborato il “Manifesto del partigiani contro il pensiero unico dominante” ed un programma volto a concretizzare la nostra idea di sinistra ricca di quei valori che il PD ha distrutto!
Nella Toscano

Manifesto dei “Partigiani contro il pensiero unico dominante”

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