Jobs Act: i conti non tornano

Alleanza Popolare per la democrazia
Nelle scorse ore l’Istat ha diffuso i dati sull’occupazione a settembre in Italia.
Da essi emerge che calano i lavoratori dipendenti (-17 mila), in particolare fra i lavoratori permanenti (-18 mila), a fronte di una sostanziale stabilità di quelli a termine (+1.000) . Inoltre il tasso di disoccupazione giovanile (fino ai 24 anni) è risalito al 35,7%, con un aumento di 0,6 punti percentuali su base mensile.
In sostanza sono in calo proprio gli occupati “fissi” e contemporaneamente aumentano i disoccupati fra i giovani. Due segnali inequivocabili del fallimento delle politiche sul lavoro attuate dai Governi del PD degli ultimi anni.
Il Jobs Act ha infatti tolto diritti a chi ne aveva, con la motivazione di incentivare le assunzioni a tempo indeterminato in particolari i giovani. I dati diffusi oggi dimostrano che questo obiettivo è stato miseramente mancato.
E’ anche per questi motivi che noi siamo al lavoro per la creazione di un programma radicalmente alternativo per l’Italia: un programma che metta al centro il diritto al lavoro, il diritto a una remunerazione equa e a un reddito di dignità.>/div>

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