PROGRAMMA APERTO AL CONTRIBUTO DI ARRICCHIMENTO DI COLORO CHE CONDIVIDONO I PRINCIPI GENERALI DEL NOSTRO MANIFESTO”

Una sinistra che vuole cambiare questo Paese deve avere una visione chiara su quali sono gli obiettivi da raggiungere per cambiare il volto del Paese.
Un Paese oggi messo in ginocchio e fortemente penalizzato dalle politiche scellerate della destra, a cui nessuno dei partiti che si dicono di sinistra si sono opposti con fermezza.
L’obbiettivo di questo movimento è quindi quello di ricostruire una sinistra autentica post ideologica che rilanci una sua propria visione del mondo, una visione alternativa all’esistente, da superare (e inevitabilmente da liquidare) con radicalità e coraggio.
Siamo convinti che per realizzare questo obiettivo è necessarie promuovere politiche adeguate che si pongano come obiettivo il miglioramento della vita di tutti, mettendo quindi al centro del nostro agire politico la persona umana, la pace, il diritto al lavoro, alla salute, allo studio con la difesa della scuola pubblica, la sicurezza delle persone e del territorio.
Per ragiungere e concretizzare questo oviettivo proponiamo in primis la piena armonia tra AMBIENTE E LAVORO , CIBO-TERRITORIO, che comprende: Cultura, Ambiente, Salute, Storia, Turismo, Commercio, Sviluppo, insieme ad una visione ecologista, uno sviluppo eco –sostenibile investendo nella RICERCA e sul risparmio energetico,
Promuovendo

IL LAVORO COME DIRITTO FONDAMENTALE E COSTITUZIONALE DEI CITTADINI CON L’ABOLIZIONE DELLA LEGGE FORNERO E IL TURN OVER DELLE GENERAZIONI ATTRAVERSO CONCORSI PUBBLICI CHE TENGANO CONTO ANCHE DELL’ANZIANITA’ DI DISOCCUPAZIONE.
• la bio agricoltura di qualità senza ogm;
• il trasporto pubblico e di massa;
• il monitoraggio di tutto il territorio italiano contro i dissesti idrogeologici reali e preventivi con azioni che evitino il ripetersi di frane;
• la necessità di un utilizzo tendenzialmente a ZERO del territorio da destinare ad aree edificabili e miriamo al RECUPERO dell’ESISTENTE per riportare nelle città le attività artigianali, commerciali facendole rivivere, riqualificando le periferie;
• la raccolta differenziata ed il riciclaggio dei rifiuti, un rigoroso controllo nello smaltimento di sostanze nocive;
• facendo rispettare la regola inderogabile che chi inquina paga i danni provocati e viene perseguito dallo stato sia dal punto di vista penale che da quello amministrativo, con pene certe e severe, aggravate per i politici correspondabili del sostegno ai crimini ambientali e con l’esproprio dei loro beni qualora si sottraggano a pagare i danni dei disastri ambientali conclamati da sentenza di condanna penale, introducendo nel c.p.p. il reato di delitto ambientale ed adottando le leggi della comunità europea già esistenti (e quelle che sono necessarie a colmare i vuoti normativi)
• Sostenendo la vocazione turistica ecocompatibile e sostenibile rispettosa delle peculiarità del nostro Paese, il cui patrimonio artistico costituisce una fondamentale risorsa;
• Vogliamo Guardare e dare rappresentanza al variegato mondo delle partite IVA ed alle imprese che si battano insieme a noi contro il liberismo senza regole come volano della nostra economia, e spingerle verso soluzioni che tengano conto dei loro diritti e di quelli dei lavoratori. Una libera impresa autonoma che non deve vivere di incentivi pubblici, ma che si pone il problema della modernizzazione dei processi produttivi, che investa parte dei profitti nella ricerca, per essere competitiva sul piano della QUALITA’ e fare profitto, e nella qualificazione dei propri dipendenti, che partecipi alla SPESA PUBBLICA dello Stato così come sancito dalla Costituzione.
• Quella che proponiamo non è una nuova IRI solo italiana, ma un intervento organico a livello continentale, ma l’avvio di forme di autogestione produttiva.
Sosteniamo inoltre la necessitĂ  di
• Ristabilire il corretto rapporto tra impresa pubblica e privata affidando allo Stato il ruolo irrinunciabile di calmieratore e garante, contro ogni forma di mercato speculativo e monopolista;
• espropriare siti e macchinari per imprese che dismettono e/o delocalizzano attività profittevoli per ingordigia ed al Recupero delle fabbriche, per la cui nascita tanto ha inciso la spesa pubblica.
• detassazione degli utili produttivi delle imprese al fine di generare nuova occupazione e una riduzione del costo del lavoro mediante la riduzione degli oneri fiscali/tributari che gravano sia sull’impresa che sul lavoratore al fine di una maggiore competitività.
• Ci opponiamo con fermezza alla modifica dell’art. 18 e al tentativo di modificare lo Statuto dei Lavoratori, che è la prova di un attacco ai diritti dei lavoratori, conquistati con anni e anni di lotte.
Riteniamo
• Che i servizi primari ed i beni pubblici quali acqua, energia, istruzione e sanità, in opposizione alle logiche privatistiche del libero mercato basato sul regime di dipendenza, sulla concentrazione e sul monopolio, in quanto beni comuni debbono essere sottratti al mercato privato ed alle logiche di profitto e rimanere in mano pubblica;
• Necessario combattere l’evasione fiscale è riportare le tasse ad un livello accettabile con aliquote crescenti per fasce di reddito, come previsto dalla Costituzione, ed altresì adeguare le detrazioni fiscali a quelle degli altri Paesei Europei.
• Necessario opporci alle politiche economiche imposte da UE e dalla Banca Centrale Europea in primis ed in secundis ai privilegi che hanno consentito a molte categorie parassitarie (politicanti, speculatori finanziari, manager pubblici e privati, alti funzionari e magistrati, notai eccetera) grandi arricchimenti, particolarmente odiosi quando intorno cresce la miseria.
• Che tra gli obiettivi positivi non possono mancare il reddito di cittadinanza generalizzato (non può essere più solo tema di discussione) e la redistribuzione della ricchezza.

RIEQUILIBRIO DEI POTERI
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Crediamo in una azione politica che:
– riporti nel Paese una informazione pluralista ed indipendente dal controllo del sistema politico;
– rompa il monopolio italiano dell’informazione che non ha uguali in nessun altro Paese democratico;
– persegua con strumenti adeguati e collocandolo come reato penale contro lo Stato, l’evasione fiscale.
– tuteli i beni culturali, artistici, urbanistici e monumentali di questo Paese, che sono il grande patrimonio storico e culturale primario della Nazione.
– tuteli la scuola pubblica, baluardo di democrazia arricchendone la propria funzione attraverso la didattica sulla Resistenza, sulla cultura dell’ambiente in modo da formare una vera e propria coscienza di salvaguardia ambientale, sull’approccio plurale all’insegnamento della religione (sostituendo l’ora di religione con STORIA DELLE RELIGIONI senza rinunciare all’identitĂ  cattolica degli italiani) e ad un ritorno dell’insegnamento della educazione civica inteso come formazione della persona;
– recuperi i diritti acquisiti dei lavoratori e la indipendenza del DIRITTO come unica fonte normativa;
– riaffermi i pieni valori Costituzionali per ridare alla nostra Costituzione la sua identitĂ  nelle parti in cui è stata e/o sarĂ  stravolta e cancellare in primis il pareggio di bilancio inserito nella stessa;
– ripristini la legalitĂ  Costituzionale perseguendo ogni organizzazione criminale e ancora di piĂą ogni eventuale collusione politica a qualunque livello;
– risolva il conflitto d’interesse:
Chi è proprietario di mezzi di informazione, sia direttamente che tramite di parenti stretti di mezzi d’informazione, di concessioni dello stato, di banche, di Imprese, di assicurazioni, di titoli azionari è assolutamente ineleggibile.
Questo per risolvere in maniera radicale il problema numero uno che affligge l’Italia!
– vari una legge elettorale proporzionale per garantire una larga rappresentanza in Parlamento;
– garantisca l’avvicendamento delle cariche Istituzionali, nessuno deve essere rieletto, oltre i cinque anni e chi arriva dopo non deve distruggere quanto costruito dal collega precedente;
– difenda la laicitĂ  e la sovranitĂ  politica economica e finanziaria dello Stato tutelandone l’autonomia a garanzia di un rapporto paritario nell’ambito delle relazioni e delle convenzioni internazionali e l’UnitĂ  della Nazione come valore supremo;
– metta al bando ogni forma di egoismo territoriale separatista e per raggiungere tale scopo, mettendo fuori legge ogni movimento che se ne farĂ  portatore.
– che si faccia promotrice in Europa per una Europa finalmente dei popoli e non piĂą un Europa delle grandi lobby finanziarie (primato della politica con controllo e garanzia dell’azione economica).
-La Banca d’Italia torni ad essere banca Nazionale.
-Si riaffermi l’indipendenza della magistratura rafforzando il sistema di separazione dei poteri introducendo l’incandidabilità del giudice ancora in servizio e comunque nei due anni successivi l’abbandono della toga ed in una sede diversa da quella dove ha esercitato la giurisdizione.
La nuova sinistra che abbiamo in mente assume in se il valore pieno della legalità e il rispetto supremo dei poteri dello Stato e della loro indipendenza, così come custoditi nella nostra Costituzione.
La nuova sinistra che abbiamo in mente sarà contro ogni tipo di privilegio delle diverse Caste politiche, sindacali, finanziarie e professionali (meritocrazia, terzietà, programmazione dei servizi e delle funzioni dello Stato ad opera dei cittadini utenti privi di ogni conflitto d’interessi) e per la tutela dei diritti della parte più debole della società ovvero della democrazia partecipativa dal basso.
La sinistra che vogliamo si pone a difesa dei diritti delle donne, la tutela della maternitĂ  e della legge 194, una conquista di civiltĂ  irrinunciabile.
Per la sinistra che abbiamo in mente la politica è servizio e non strumento per ottenere vantaggi economici.
Vogliamo inserire nel codice di procedura penale forme di condotta che costituiscono reati contro l’interesse generale del Paese e un inasprimento di pene per questo tipo di reati giĂ  previsti nel nostro codice penale e l’inserimento nel C.P.P.del reato di tortura e di disastro ambientale.
Aggiornare il C.P.C. e cancellare tutte le leggi inutili che rendono difficoltoso se non impossibile il raggiungimento degli obiettivi di una Giustizia giusta ed uguale per tutti al servizio dei cittadini ed in tempi adeguati.
La nuova sinistra che proponiamo dovrà ricostituire e rilanciare una sua propria “visione del mondo”, una visione alternativa all’esistente, da superare (e inevitabilmente da liquidare) con radicalità e coraggio attraverso il pieno rispetto delle regole democratiche.
La nuova sinistra che proponiamo pur mutuando i valori nati della Resistenza antifascista e dalle lotte del movimento operaio, di quello delle donne per l’emancipazione femminile e di quello piĂą generale del popolo autenticamente di sinistra e progressista, non dovrĂ  avere alcun sentimento nostalgico delle ideologie comuniste e socialiste e degli errori e orrori che la loro storia ha prodotto.
Si può provare simpatia e persino avvertire un senso struggente di tenerezza per i nostalgici IN BUONA FEDE di una storia ormai conclusa; ma la grande svolta storica che si iscrive nella globalizzazione non consente un puro e semplice recupero delle categorie di analisi e di giudizio politico della fase precedente.
Si apre per la sinistra una stagione faticosa tra tentativi e passi di navigazione a vista, nella quale anche i tradizionali soggetti dell’analisi marxista (proletariato e borghesia) vanno perdendo i connotati delle loro rispettive origini nella rivoluzione industriale.
L’unico punto fermo è costituito dall’impossibilitĂ  di pensarci e di essere di sinistra senza proporci il superamento del capitalismo nella sua forma neoliberista nella globalizzazione che costituisce la base strutturale, e la fonte, del “pensiero unico”, che noi siamo determinati a sconfiggere.
Nella Toscano, Leonardo LIbero, Renato Palaia

3 Risposte

  1. Scaglione Angela ha detto:

    In questo CAOS istituzionale, dove il concetto di sinistra ha subito uno sconvolgimento totale, serve che, chi si riconosce in quei valori storici e sociali che furono di Berlinguer o di Pertini, si manifesti con piena consapevolezza e contrasti con tutte le forze questa dittatura soft e letaleLa politica del pensiero unico è stata già subita dal nostro paese e tutti sappiamo le conseguenze nefaste che ha lasciato.. Facciamo gruppo, organizziamoci e cerchiamo .di fermarli prima che sia troppo tardi.

  2. ricostruirestatoepartiti ha detto:

    Grazie Angela, è proprio questo quello che dobbiamo fare e che stiamo cercando di fare.
    Che ognuno di noi che non si riconosce piĂą in nessun partito esistente lavori per creare un gruppo coeso per organizzarci a sconfiggere il pensiero unico dominante.

  3. Luigi Mario Martinetti ha detto:

    Non posso che aderire, dal momento che sono pienamente d’accordo col contenutodi questo manifesto.

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