RIFIUTO DEL VOTO VERBALIZZATO: LA NOSTRA RIVOLUZIONE PACIFICA PUO ‘ COMINCIARE DA QUI! (Rifiuto del voto verbalizzato DPR 30 marzo 1957 n.361 art. 104).



Quello della composizione delle liste per le candidature al prossimo parlamento nazionale è stato uno spettacolo indecente e preoccupante che ci lascia sgomenti.
Nel Paese non si era verificata mai una così drammatica e vasta corsa alla spartizione delle poltrone, che nulla a che vedere con la politica e con i problemi che ci riguardano e che da troppo tempo attendono, inutilmente, di essere risolti.
Quella che è venuta fuori in tutta evidenza, in questo inizio di campagna elettorale, è non solo la crisi profonda in cui versano tutti i partiti, ma anche il modo come molti aspiranti deputati e senatori intendono la politica.
Lungi dal pensare che la poltica è un servizio volto al bene comune, ci hanno dimostrato di non avere nè capacità né volontà di provare a elaborare uno straccio di pensiero politico: non hanno una visione complessiva dei problemi, spesso gravi e urgenti, e non hanno un’idea minima su come concretamente portare il Paese fuori dalla crisi.
Nessuno che ci abbia detto cosa pensa delle privatizzazioni, della corsa agli armamenti, della concentrazione della ricchezza nelle mani di poche persone, della sanità allo sfascio, della scuola che il pd ha distrutto, delle infrastrutture che vanno in rovina, come dimostra anche l’ultimo disastro ferroviario, i ponti che cadono e le strade che sprofondano e le condotte idriche colabrodo ecc… Niente di niente nemmeno su come come risolvere concretamente l’enorme problema del lavoro e dei diritti negati. Tutti lì a dirci che aumenteranno le pensioni, che daranno redditi di inclusione, redditi di cittadinanza a tutti, bonus vari, pensioni da 1000 euro alle calalinghe – ultima sparata berlusconiana- senza nemmeno fare preventivamente un elementare calcolo matematico per capire se le loro promesse sono realizzabili o meno.
Sono sordi ai problemi del Paese e non capiscono nemmeno che gli Italiani non ne vogliono più sapere di loro e delle loro menzognere promesse.
E’ oramai chiaro a tutti che in questa campagna elettorale stanno giocando una partita che riguarda solo loro: stanno, infatti, litigando solo per assicurarsi maggioranze solide, fedeltà assoluta al capo, poltrone ben remunerate a prescindere da tutto, per continuare a esercitare il loro potere, per pagarsi il mutuo della casa, per non rimanere senza lavoro, senza mostrare il minimo senso del pudore.
Se questa deve essere la classe dirigente cui affidare il Paese per i prossimi cinque anni, non ci resta che lottare per cercare di fermare questo scempio.
In questo momento la nostra unica arma di lotta è dire no a questi politicanti, senza arte né parte, perché è inaccettabile che il Parlamento, tranne rarissimi casi, sia formato da simili accozzaglie.
L’Italia è un grande Paese e non può permettersi una classe dirigente che non sia moralmente ineccepibile, competente e lungimirante.
Per chi non si riconosce in questi partiti e vuole far sentire il proprio dissenso è bene sapere che è possibile esercitare il diritto di rifiuto del voto, così come previsto dal D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 – Art. 104.
Facciamo, quindi, appello a tutti quelli che non vogliono votare per questi partiti o movimenti di avvalersi del rifiuto del voto verbalizzato, evitando così che la eventuale loro scelta di scheda bianca vada ad aiutare chi dovesse avere diritto al premio di maggioranza.
Di seguito si riporta il testo del D.P.R., dove sono elencate tutte le modalità da seguire nel caso si scegliesse di avvalersi di questo diritto previsto dalla legge.
( Per saperne di più ci si può collegare anche con il Ministero Dell’Interno circa la procedura di Rifiuto di voto verbalizzato e leggere la circolare dello stesso Ministero)
Come fare per rendere valida la propria scelta e non votare nessun partito!!!!
__________________________Ecco cosa prevede la Legge in merito___________________________
Pochi lo sanno ma la legge prevede la possibilità di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale.
Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo a verbale. Le schede di rifiuto vengono CONTATE e sono VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all’astensione dal voto. Nessun media (chiaramente) ne parla, sembra che i giochi della CASTA siano gia’ fatti, come al solito la gente andra’ a votare il ‘meno peggio’.
Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un certo numero ( cosa mai successa nelle elezioni italiane)la casta avrebbe ‘qualche problema’ nell’assegnare i seggi vuoti e i media saranno obbligati a parlarne.
Fate girare questa mail il piu’ possibile, e’ l’unica maniera per fare sentire la voce di tutti quelli che vogliono un sistema con persone veramente nuove e non un branco di professionisti della politica che rubano soldi parlando di niente.
L’astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione.
Quindi, se per assurdo nella consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all’attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di tre schede. Altresì le schede bianche e nulle, fanno si percentuale votanti, ma vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza….(per assurdo sempre votando bianca o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite nel premio del PdL).
Esiste però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce di essere percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza.
E’ infatti facoltà dell’elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione;
è possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L’ELETTORE HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO
(es.: ‘Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta’)’.
In sintesi:
DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA:
1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
2) NON TOCCARE LA SCHEDA (se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza) E ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: ‘Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato !
3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO DI AGGIUGERE, IN CALCE AL VERBALE, UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio: ‘Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta”.

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