Sinistra, sinistra, sinistra … tutti la cercano ma nessuno sa dov’è …

Sinistra, sinistra, sinistra … tutti la cercano ma nessuno sa dov’è …
Tutti predicano unità, unità, unità e poi si scopre che l’unità consisterebbe nell’unirsi con chi la sinistra l’ha distrutta.
Ma vi sembra davvero credibile unirsi a D’Alema, Bersani, Pisapia, Grasso, Fratoianni ecc .ecc. per dire che si è realizzata l’unità della sinistra? Ma di che sinistra si sta parlando? Di quella che fino a ieri, di cui questi personaggi hanno approvato tutte le politiche liberiste, la riforma fornero, il Jobis acte, la riforma costituzionale e molto altro ancora?
Ma pensate davvero che un Pisapia che vota si alla riforme costituzionali possa essere un compagno ? O forse un Bersani con il suo mpd, rimasto in aula per non fare mancare il numero legale e consentire così l’approvazione della legge elettorale, che devasta la democrazia del nostro Paese, possa ancora dirsi di sinistra? O Grasso che, senza battere ciglio, ha utilizzato il famoso “canguro” sia per la riforma costituzionale, che per la legge elttorale, facendo approvare quest’ultima con ben 5 fiducie, ignorando così la Costituzione, proprio lui un magistrato, uomo di legge? Pensate che basti, per crearsi una verginità, l’uscita da un partito, di cui per 5 anni ha condiviso tutto, dopo che si è consumato lo scempio?
Io credo che questi personaggi non hanno niente da spartire con la sinistra che vorrei, di quella che sta dalla parte dei lavoratori e del lavoro come un diritto, dei disagiati, dei pensionati, di chi non ce la fa, che redistribuisce la ricchezza , che difende la costituzione e i suoi valori, la dignità delle persone, la giustizia, l’ambiente, la libertà di informazione ….. Tutte cose che sono state calpestate da questi partiti che si dicono di sinistra, che non hanno mai opposto resistenza alle politiche di Renzi. E allora mi domando: perchè unirsi con loro? Cosa c’è dietro questi tatticismi e cambio di strategia e propragramma ,che ha portato a sottoscrivere un documento di mpd prima dell’assemblea del 18 novembre prossimo? Perchè lasciar perdere un percorso di costruzione dal basso di una sinistra che si propone di fare propri questi valori, e costringersi ad arrampicarsi sugli specchi per spiegare il perchè si sceglie di unirsi a questi partiti della galassia “detta impropriamente sinistra”, che fino a ieri è andata per strade diverse da quelle da noi indicate, infischiandosi di tutto? Le spiegazioni date fin qui da Anna Falcone e Tommaso Montanari, dico la verità, non mi hanno convinta per niente e ho trovato davvero ingiuste le critiche a chi ha messo in discussione il loro agire. Non vorrei davvero rivivere la stagione dei DS e del PD , quando chi provava a avanzare osservazioni o a dissentire dai vari capipartito veniva zittito e messo di lato. Carissimi, la democrazia si nutre anche di sano dissenso e accettarlo, mettersi in discussione, aprirsi agli altri, discutere democraticamente alla luce del sole per poi decidere insieme è segno di maturità e di lungimiranza.
Io non potrò essere all’assemblea del 18 a Roma, spero solo che ci saranno molti compagni che si batteranno per ritornare al punto da dove si è partiti, perchè abbiamo bisogno di un partito di sinistra, ma che sia il frutto di un percorso condiviso dalla base e che, soprattutto, non sia la somma dei vari leader delle piccole formazioni della galassia di sinistra, perchè se così fosse temo che non convinceremo una sola persona a tornare a votare, anzi il non voto si infoltirà, di questo ne sono certa, perchè vedo tanta fatica e mancanza di fiducia in troppe persone.
Nella Toscano

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