Votare NO è un imperativo categorico per salvare la Democrazia!

Finalmente è terminata questa terribile e interminabile campagna elettorale per il referendum Costituzionale, relativo alle riforma voluta da Renzi-Boschi.
Mai si era vista una campagna così aggressiva e volgare da parte dei sostenitori del Si e in particolare del presidente del consiglio, che, in dispregio di tutte le regole della par condicio e della democrazia, del ruolo che riveste, ha occupato da solo tutto lo spazio mediatico, è andato su e giù per l’Italia, utilizzando i mezzi della Presidenza del Consiglio, spedito lettere agli Italiani all’estero – agli indirizzi che il ministro dell’Interno gli ha fornito in dispregio della privasy- nonché a 20 milioni di italiani, spendendo somme ingenti, che , si presume, siano soldi pubblici, per fare una campagna elettorale personalizzata e volta solo all’affermazione della sua personale carriera politica, con il sogno inconfessabile di assumere il potere assoluto.
Il suo è stato un correre forsennato su e giù per il Paese ripetendo come un mantra le stesse menzogne, che hanno indignato molti cittadini e cittadine di questo Paese .
Infatti, questa campagna è stata impostata tutta sulle menzogne, come dimostra anche il quesito referendario, che non rispecchia il reale contenuto della riforma.
Contrariamente a quanto da egli affermato, per carpire il voto dei più sprovveduti e creduloni, il Senato non è stato affatto soppresso. Infatti, come leggesi chiaramente nell’art. 57, comma 1) della riforma ,“Il Senato della Repubblica è composto da 95 senatori …. E da 5 senatori nominati dal P.R. . Quindi viene solo ridotto il numero dei senatori, per risparmiare dicono!
Al comma 6 dello stesso articolo si legge poi che “ Con la legge approvata da entrambe le camere sono regolate le nodalità di attribuzione dei seggi e di elezione dei membri del S.R. tra i consiglieri e i sindaci, nonché per la loro sostituzione, in caso di cessazione dalla carica elettiva regionale o locale. I seggi sono attribuiti in ragione dei voti espressi e della composizione del consiglio.”
Si tratta quindi di attribuzione di seggi e non di elezione dei senatori da parte dei cittadini. Da ciò consegue che, contrariamente a quanto hanno voluto farci credere i sostenitori del si, il Senato continuerà ad esistere, ma non sarà più eletto dai cittadini. In una sola parola: ci è stato tolto il diritto di votare e di scegleirci i nostri rappresentanti per il Senato!
La riduzione dei senatori, ci è stato detto, è fatta con lo scopo di improbabili “risparmi”. Solo uno sprovveduto può pensare che sia stato questo l’obiettivo. Un Senato di nominati, a cui viene addirittura data l’immunità , non si fa per risparmiare, ma per nominare gli amici da potere manovrare come meglio aggrada.
Non si possono considerare risparmi i tanto sbandierati 50 milioni, che sono tutti da verificare, visto che nessuno può pensare che i senatori nominati vadano a svolgere il proprio ruolo a Roma a proprie spese. E’ evidente che trattasi di una vera presa in giro.
L’ uso spropositato di menzogne è servito solo a nascondere il vero obiettivo della riforma. Una riforma che sembra ricalcare il famigerato piano di rinascita della P2 e l’attuazione di quanto auspicato dalla banca d’affari Morgan e dai poteri forti finanziari: togliere ai poveri per dare ai ricchi è il loro obiettivo, che potrà concretizzarsi qualora dovesse vincere il si.
Votare No diventa quindi un imperativo categorico per salvare il Paese dalla deriva .
La Costituzione attuale ci preserva dal male assoluto che è il potere illimitato, separando e limitando il potere attraverso le norme sui diritti. Montesquieu scriveva: chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti (…) , perchè non si possa abusare del potere occorre che (…)il potere arresti il potere.”
La riforma approvata dal Parlamento purtroppo non pone limiti al potere del premier, depotenzia anzi gli organi che sono preposti a controllarlo e questo è gravissimo.
Se guardiamo al comportamento del premier nel corso di questa campagna elettorale possiamo ben immaginarci di cosa sarebbe capace dopo la vittoria del Si. A pensarci bene vengono i brividi.
ANDATE E FATE VOTARE NO, FINCHE’ AVREMO LA POSSBILITA’ DI ESPRIMERE IL NOSTRO PENSIERO!
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Nella Toscano

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