La Sicilia sta bruciando!


E’ inutile girarci intorno: questo Paese è in stato di decomposizione gravissimo e sarebbe bene rendersene conto il prima possibile, perchè è impossibile continuare in questo modo.
I vasti e drammatici incendi sviluppatisi in Sicilia , di origine dolosa, sono la prova del degrado inarrestabile. Basta, non se ne può più e sarebbe urgentissimo pensare ai rimedi, cosa, ovviamente , non facile, vista la pessima classe dirigente che ci ritroviamo a tutti i livelli amministrativi.
Qui o si capisce che questi politici tutti devono andare a casa e scomparire dalla scena politica o non ne usciremo mai.
Quel che succede è la conseguenza di politiche sbagliate messe in atto solo per soddisfare la propria voglia di elettorato, al fine di ottenere più voti, per rimanere sempre e comunque a galla.
E’ stato questo il fine di dotare la Sicilia di ben 22.000 forestali a tempo determinato o all’occorrenza per spegnere gli incendi. Una manovra che si è rivelata fallimentare, perchè da quando abbiamo questi forestali a tempo la Sicilia al primo venticello di scirocco brucia:incendi sempre dolosi, contro i quali pare sia impossibile trovare rimedio. Impossibile anche individuare gli attori di questi atti criminali e, di conseguenza, impossibile processarli e condannarli per infliggere loro pene esemplari.
Cosa fare di fronte a questo devastante scenario?
Sicuramente bisognerebbe rivoltare tutto come un calzino e, tornare indietro per andare avanti. Ridare la gestione di prevenzione, cura del territorio e di spegnimento incendi alla forestale e mettere di lato l’utilizzo di personale precario, perchè, a mio parere, è da lì che nascono i nostri problemi. 22.000 forestali ad oggi ci sono stati utili solo per vedere la Sicilia devastata dalle fiamme. Un numero esorbitante che, come affermava qualcuno, nemmeno in tutto il Canadà si sontano. Purtroppo i nostri politici li hano voluti solo e soltanto per sfruttare il loro bacino di voti, incuranti delle conseguenze. Se non voglimo perire, la prima cosa da fare è cominciare da qui. Ovviamente ci sono tante altre cose da fare, come ad esempio la cura e la manutenzione dell’ambiente, così tanto bistrattato e usato per fini impropri.
Altra cosa da fare è ridotare la forestale dei mezzi tipo canadeer , che, ahimè, sono stati privatizzati e, come sappiamo, il privato ha solo interesse a fare soldi e non a risolvere alla radice i problemi.
Infine, avremmo bisogno anche di una giustizia giusta, che assicuri i criminali alla giusta pena senza sconti.
Purtroppo, temo che con questa classe dirigente non avverrà nulla di tutto questo, sono troppo impegnati con i tamponi e a comprare banchi, a misurare distanze e non hanno tempo per le urgenze del Paese.
Intanto cominciamo con il votare NO al prossimo referendum, la riscossa comincia da qui!
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