Autonomia Differenziate e pericolo per la democrazia !

Quello che stiamo vivendo è un momento grave e difficile, in cui tutti i nodi stanno venendo al pettine.
Non vi è dubbio che in questi ultimi decenni i popoli europei e in modo particolare gli italiani hanno vissuto come in un limbo, lasciando che fossero i cosiddetti politici calati dall’alto, ma con il voto degli stessi ,a decidere per loro.
In una situazione di questo tipo, in un mondo dove ognuno ha pensato solo a se stesso, alla propria carriera, ad accumulare capitale, senza porsi alcun problema etico e morale, senza quel minimo di cultura e conoscenza che potesse in qualche modo fare da argine alla corruzione dilagante in tutti i campi, era abbastanza chiaro che saremmo finiti così. Siamo in mezzo a due guerre che, ahinoi, ci hanno costretto a partecipare inviando armi e togliendo soldi alla sanità pubblica, in dispregio della costituzione stessa.
Una legge elettorale porcata che ha portata al governo il suo autore, che oggi ci sta propinando l’autonomia differenziata, che, ahinoi, nell’ignoranza deglla maggioranza degli italiani, porterà al disastro il Paese intero. Se a questo si aggiunge il taglio dei parlamentari, voluto dai grillini e assecondato da molti politici di tutti i colori, che ha lasciato il paese nelle mani di pochi nominati, voi potete capite il disastro verso cui stiamo andando e che in parte è già attuato.
Di fatto si sta attuando la secessione voluta da Bossi a cui la sinistra ha aperto le porte con l’approvazione della sciagurata modifica del titolo V° .
Ieri è iniziata l’esame di questa sciagurata proposta alla commissione della Camera dei Deputati e possiamo stare certi che la approveranno. Vanno avanti come treni per sfasciare il Paese e non importa se c’è un Paese che si sta ribellando, finalmente, alle loro sciagurate politiche di sudditanza di una Europa delle fallimentari lobby, a cominciare dalla farmaceutica e finire con l’agricoltura.
A Calderoli e compagnia interessa solo dividere il Paese per accaparrarsi tutte le risorse economiche della parte più ricca del Paese, lasciando al margine il sud.
La lega, che non gradisce essere disturbata nei suoi progetti velleitari, sta cercando persino di imbavagliare il Paese, di vietare le manifestazioni contro Israele, il che tradotto significa vietare le manifestazioni in genere. Se poi si pensa che la rai e la stampa sono completamente asservite al potere, non è difficile immaginare che stanno completando il quadro di una dittatura, che non potrà certamente che aggravare lo stato economico e sociale del nostro Paesee la libertà. Se si guarda anche al calo della produzione insdustriale, possiamo avere chiaro come il Paese si sta avviando inesorabilmente verso il fallimento.
N.T.

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