A proposito di Massoneria coperta e taglio dei parlmentari…

L’intervento di De Raho a proposito di massoneria coperta dovrebbe farci riflettere anche alla luce del taglio dei parlamentari, riforma costituzionale oggetto del prossimo referendum del 29 marzo 2020. Non so se vi è collegamento tra il vecchio progetto della P2 di Licio Gelli – gran maestro della loggia massonica portata alla luce dalla commissione d’inchiesta presieduta dall’on.le Tina Anselmi- e l’attuale progetto, fortemento voluto dai 5s e votato da tutti i partiti oggi presenti in Parlamento. Quello che è certo è che trattasi dello stesso progetto e per tale motivo dovremmo essere tutti più che preoccupati e di più se si pensa che quello odierno è addirittura peggiorativo del primo. Basti pensare che il taglio progettato dalla P2 si fermava a 250 senatori, mentre quello dei grillini lo ha ridotto di ulteriori 50 senatori per capirlo.
Un taglio lineare che,sicuramente, lascerebbe senza rappresentanza interi territori è accettabile e dovrebbe essere motivo di preoccupazione di tutti i cittadini, soprattutto in un momento in cui , come denuncia il procuratore nazionale antimafia ” Cosa Nostra e la ‘Ndrangheta sono cresciute proprio grazie alla massoneria. È la massoneria che ha la forza di andare avanti e sviluppare la nostra economia” come documentato attraverso numerose indagini. Per il numero uno dell’Antimafia la massoneria rappresenta oggi “quella camera in cui le varie forze condividono progetti. Ci sono la politica, la ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, professionisti, magistrati, imprenditori. Ci sono tutte le categorie”. E’ in quei salotti – secondo l’alto magistrato – che economia e politica si sono incontrate con le mafie ed è lì che hanno effettivamente costituito “quel comitato d’affari che ha poi determinato infiltrazioni negli appalti, acquisizioni di vari settori e l’esclusione di chi si muove nel rispetto delle regole”. Andando a determinare una situazione rispetto alla quale “c’è da stare molto attenti”, soprattutto se la politica si è spinta fino al punto di volere tornare al vecchio progetto della P2.
Da quello che sta venendo fuori possiamo, almeno me lo auguro, capire quanto sia grave e inaccettabile il taglio dei parlamentari che, come afferma Sergio Bagnasco,”NON MIGLIORA LA RAPPRESENTANZA ma la comprime accentuando le asimmetria tra Camera e Senato, in cui molte Regioni saranno rappresentate solo dai partiti maggiori (oltre il 15%).”
Se passasse questa scellerata riforma “il Parlamento sarebbe più inefficiente, mentre aumenterebbe il potere degli apparati oligarchici dei partiti che darebbero meno spazio alle voci critiche o non perfettamente allineate.”

“Questo taglio contribuirebbe a trasformare il Parlamento in una assemblea di fedeli e servizievoli scudieri dei capi partito, che operano e scelgono senza democrazia e trasparenza nei processi decisionali.
Antico problema evidenziato sin dai tempi della Costituente da persone del calibro di Calamandrei, Mortati, Maranini …”
N.T.

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