Baldassarre sul Dpcm: «È incostituzionale, sia consentita l’uscita a tutti»

Denise Baldi 28 Aprile 2020
Le critiche all’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) non sono tardate ad arrivare. Anche Antonio Baldassarre è intervenuto: «È incostituzionale».

La fase 2, che inizierà il 4 maggio, non porterà le modifiche sperate a parte le graduali riaperture e la possibilità di vedere “i congiunti”.
Sul Dpcm anche l’ex presidente della Corte costituzionale Antonio Baldassarre ha espresso un parere lapidario: «È incostituzionale».

L’ex presidente della Consulta ha spiegato il perché in un’intervista rilasciata ad Adnkronos: «Questa limitazione è discriminatoria e illegittima».

«Ci si sta approfittando di una situazione grave con disposizioni costituzionalmente assolutamente illegittime», parole dure quelle dell’ex presidente della Corte Costituzionale.
Antonio Baldassarre contro il Dpcm della fase 2

I congiunti del Dpcm. Per prima cosa Antonio Baldassarre dichiara che «la limitazione ai ‘congiunti’ è discriminatoria e illegittima, perché nasconde una concezione del familismo assurda e fuori della realtà sociale attuale».
Questo perché “congiunti”, per il costituzionalista, può essere usato come sinonimo di parenti ma esclude gli amici e quei legami di affetto che non rientrano nel termine classico di famiglia.

Su questo punto Palazzo Chigi è corso ai ripari nelle ultime ore, chiarendo che è possibile anche visitare i fidanzati e gli affetti stabili. Sarà difficile definire quale siano gli affetti stabili, visto che sono esclusi gli amici.

Dovere di solidarietà. Aggiunge Antonio Baldassarre: «Nella nostra Costituzione c’è un dovere di solidarietà: le associazioni a difesa degli interessi solidali chiedano dunque di cambiare il Decreto e che sia consentita l’uscita a tutti, per considerevoli motivi di solidarietà sociale».

Pensiero autoritario di Conte. L’ex presidente della Consulta dichiara inoltre che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte abbia un atteggiamento autoritario e non conforme a quanto permesso dalla Costituzione.

«Non c’è dubbio. C’è una concezione autoritaria dietro al ‘noi consentiamo’ di Conte. Deriva dal fatto che il Dpcm è un atto amministrativo individuale. Prevede limiti alle libertà costituzionali che non hanno base in un atto legislativo. Dunque se il premier disciplina tutto attraverso il Dpcm è chiaro che dica: ‘io, noi’. È lui che concede, dall’alto della sua autorità, quello che deve esser fatto. Esattamente l’opposto di quello che prevede la Costituzione dei diritti del cittadino, dell’uomo, della persona umana».

Messe. Antonio Baldassarre si chiede perché al supermercato si possa entrare rispettando il distanziamento e in chiesa no. Ha anche aggiunto che il culto per un credente è fondamentale e «per la Costituzione sono pari libertà quella al sostentamento e quella spirituale». Foto: Mediaset play
Denise Baldi

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