Conte apre al Mes: “Non possiamo permetterci il lusso di aspettare il Recovery Fund

La fase due non sarà fase emergenziale ma di riforme strutturali del sistema Italia. Il governo punta alle risorse e alla semplificazione per far ripartire l’economia.

“Sono orgoglioso di come abbiamo affrontato l’emergenza. L’ultimo decreto l’abbiamo approvato proprio perché consapevoli che si trattava di una fase emergenziale. Adesso dobbiamo passare dall’emergenza a interventi più strutturali”. Queste le parole del premier Conte, raccolte da La Repubblica.

Interventi per cui il presidente del Consiglio non esclude affatto il ricorso al Mes, anzi.

“Sul pacchetto di aiuti Ue non ci saranno problemi. Poi è evidente che quando arriveranno i fondi del Recovery Fund utilizzeremo anche quelli. Ma non possiamo permetterci il lusso di aspettare quei soldi, dobbiamo anche fare le riforme che servono”, assicura Conte.

E’ probabile, secondo quanto riporta il quotidiano diretto da Molinari, che il capitolo del fondo europeo per le spese sanitarie venga chiuso entro fine maggio, dopo che sarà messa sul tavolo la bozza del Recovery Fund.

La Fase due, non sarà una fase emergenziale. Il governo punta sulla riforma del sistema Paese. “Per me la fase due è questa”, sottolinea il premier.

“Il decreto rilancio contiene una serie di misure che sono necessarie per superare questa fase dell’emergenza. Ma già da oggi ci siamo messi a lavorare al decreto semplificazione che sarà lo strumento per far correre il Paese”.

Per queste riforme, il presidente del Consiglio ha in mente tutt’altro tipo di interventi di sostegno, rispetto a quelli messi in campo sinora.

“Basta soldi a pioggia – precisa – anche perché a questo punto non avrebbe senso spendere tutte le residue risorse che abbiamo”.

La parola d’ordine sarà: semplificazione della burocrazia negli investimenti e nelle opere pubbliche per far ripartire e correre l’economia.
La tenuta del governo

Il premier assicura: “Io non mollo. E il governo non è in pericolo”. E sulle polemiche di queste ultime settimane, gli ultimatum e le lacrime di alcuni ministri, Conte è sicuro: “Vedrete che con gli alleati non ci saranno problemi. Lo so, in questi giorni i giornali scrivono di liti e scontri, ma vi assicuro che non esistono. Credetemi.”

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