Fermare il DDL Concorrenza per difendere l’acqua pubblica, i beni comuni, i diritti e la democrazia fortemente a rischio se dovesse essere approvato questo sciagurato e incostituzionale ddl.


Ieri il PC con un colpo di mano ha di fatto costretto il governo ad anticipare la discussione in aula di detto DDL, minacciando di mettere ancora una volta la fiducia, per troncare sul nascere eventuali modifiche, di cui alcune già attuate in sede di commissione parlamentare.
Tutto questo è inaccettabile e di più se si pensa che l’approvazione di questo DDL va ad incidere sulla vita di tutti i cittadini e di più sulla parte più debole della popolazione.
Tutti i partiti che hano a cuore la salvaguardia dei diritti, della libertà, della Costituzione italiana, ultimo baluardo che ancora, nonostante i colpi mortali che ha ricevuto, riesce ancora a tutelarci dalla soverchierie del potere politico, di cui abbia avuto ampia e drammatica prova con la sciagurata gestione del covid-19, costato la vita di tante persone, e adesso con la partecipazione a una guerra ai confini dell’Europa che non ci appartiene, senza che nessuno ci abbia mai dichiarato guerra e senza che mai nessuno abbia sentito il dovere morale di informare gli italiani.
Credo sia giunto il momento di dire basta e, soprattutto, di richiamare alla responsabilità tutti i deputati e senatori che siedono in Parlamento, i politici a tutti i livelli, i sindacati, le associazioni i movimenti tutti per una mobilitazione generale atta a fermare questo scempio prima che sia troppo tardi.
I parlamentari che hanno un minimo di dignità e di rispetto per la Costituzione hanno il dovere costituzionale di ribellarsi, di bloccare e respingere sul nascere il DDL concorrenza, che, come sappiamo, nasconde la privatizzazione di tutti i beni pubblici ancora esistenti, per metterli nelle mani delle multinazionali, con la conseguente ripercussione economica sul Paese e sulla parte più debole della popolazione, che sarebbe così ridotta alla fame.
Diciamo basta a questo scempio tutti insieme se siamo ancora un popolo con un mininmo di dignità!
Nella Toscano

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