Fermiamo questa tribalizzazione culturale

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No io non credo che per quello che è avvenuto la colpa è dell’immigrazione senza regole. Qui il problema è molto più ampio e non bisogna lasciarsi coinvolgere da questa facile scusante perchè è deviante.
Premesso che la libertà di espressione è qualcosa di non negoziabile e che quindi nessuno ha il diritto di uccidere chi la pensa diversamente da te. Alla satira non si risponde con il sangue, ma con altra satira.
Questa è libertà!

Bisogna riflettere molto su ciò che sta avvenendo nel medio oriente e penso che sarebbe il caso che l’occidente cominciasse ad interrogarsi sugli errori commessi nei confronti del medesimo a cominciare dall’istituzione dellISIS che, come sappiamo tutti, è una creatura voluta dall’America, che poi si è lasciata sfuggire dalle mani con tutte le conseguenze del caso.
Dalle notizie che ci giungono dalla Francia sembrerebbe che i terroristi che hanno messo in atto questo atroce attentato sono nati e cresciuti in Francai e addestrati in medio oriente dallo stato islamico e ritornati nel paese o nei paesi di origine per compiere atti di terrorismo, come quelli che abbiamo visto in diversi stati ed in ultimo in Francia.
Sono d’accordo con Renato Palaia quando afferma che questo “lo potrebbe dimostrare il fatto che non compiano attentati suicidi e che si muovano con grande disinvoltura nelle aree teatro delle loro operazioni.”
Ci troviamo quindi di fronte ad un nuovo sistema di terrore che ha perfezionato alcune caratteristiche del passato, ad esempio la compartimentalizzazione, tanto cara alle Brigate Rosse ed all’Eta, e sviluppato delle nuove: i cosiddetti ‘mini’ attacchi, interventi armati chirurgici, spesso intrisi di simbolismo, come quello contro il giornale satirico Charlie Hebdo.
E’ questo il filo diretto che lega l’assalto ad Ottawa, gli attentati in Australia, con quelli in Francia a dicembre e l’ultimo, tragico, avvenuto a Parigi.
E’ però difficile capire come alcune di queste mini cellule che si stanno attivando in occidente come abbiano acquisito la professionalità necessaria per condurre mini-attacchi di grande effetto mediatico.
Dovremmo renderci conto che i futuri attentatori europei sono già tra di noi e non cercare come capro espiatorio l’immigrazione e partire da qui per cercare di disinnescare questa mina che ci minaccia tutti e può attaccarci in qualsiasi momento e nei posti più impensati.
Questi attentatori, come abbiamo visto, hanno a disposizione delle armi da guerra e le sanno usare con professionalità.
Dobbiamo chiederci da dove vengono, chi glieli fornisce, se è vero che in Europa è molto difficile impossessarsi di armi ed esplosivi senza allertare i servizi segreti e l’antiterrorismo.
L’unica ipotesi che a tal proposito si può azzardare è che gli jihadisti provengano o frequentino l’area del crimine organizzato.
Questo spiegherebbe anche la loro professionalità.
Quel che sembra certo è che hanno una enorme disponibilità di denaro che proviene dalle attività illecite, come ad esempio la vendita al contrabbando di petrolio e non solo.
In tempo di crisi e di enorme divario tra nord e sud del mondo, ma anche tra cittadini con la crescita esponenziale di ricchezza concentrata nelle mani di pochissime persone la conseguenza è un progressivo indebolimento dei processi democratici.
Questo non riguarda solo i paesi sviluppati, e quelli in via di sviluppo, ma anche l’occidente dove l’opinione pubblica ha sempre più consapevolezza della concentrazione di potere e privilegi nelle mani di pochissimi.
” Riprendendo le parole di Bauman: stiamo assistendo ad un tempo ad una globalizzazione economica ed ad una tribalizzazione culturale che conducono in direzioni opposte.”
Interrogarci su questo penso sarebbe di fondamentale importanza per cercare di trovare soluzioni adeguate che non siano solo di propaganda politica fine a se stessa, come molti, ed in primis la lega, stanno cercando di fare.
Nella T.

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