Giovinezza giovinezza …

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Non ho mai pensato che avremmo raggiunto il livello di degrado politico e morale a cui stiamo assistendo ogni giorno di più.
La corruzione è dilagante e, sembra, che nessun politico ne sia rimasto fuori, ma questa non è più una novità; sappiamo bene che abbiamo un Parlamento affollato di inquisiti, condannati, rinviati a giudizio.
Tutto questo è inaccettabile e ancora più lo sono le riforme che questi dilettanti stanno portando a compimento, giorno dopo giorno, procedendo a ritmo incessante ed incalzante, allo smantellamento dello Stato, delle sue Istituzioni, dei servizi, dei diritti, di tutto ciò che era stato conquistato con anni e anni di lotte di uomini e donne.
E’ bastato mettere il Paese nelle mani di questi gggiovani, che portano come dote solo la loro vuota giovinezza e l’appartenenza a famiglie, che non sempre brillano per trasparenza, per vedere ridotta in polvere un’intera Nazione.
Sono state sbagliate le martellanti campagne degli anni passati a favore dei giovani a cui affidare il Paese e le Istituzioni solo perché giovani e di questo portano la colpa anche i cittadini che, come spesso avviene, vi hanno aderito senza la piena consapevolezza del disastro che si stava preparando e oggi non ci resta che piangerne le conseguenze.

Dovremmo sapere tutti che la gioventù non è un merito, ma solo un incidente di percorso, che capita a tutti, e che non è può essere elevata a merito, come purtroppo è avvenuto nel nostro Paese. Ora che abbiamo potuto vedere i ggiovani all’opera possiamo renderci conto del disastro che hanno fatto,a cominciare dal capolavoro del jobs act, che ha messo la parola fine ai diritti ed al lavoro sicuro mandando in frantumi i diritti dei lavoratori sanciti dalla Costituzione, anch’essa vilipesa da questo pugno di ragazzotti ignoranti ed arroganti, che la sta distruggendo, riuscendo in ciò che nemmeno il puttaniere era riuscito a fare.
Adesso stanno attaccando anche la scuola, baluardo di democrazia del tempo andato, che, ci tocca vedere, annullato per l’incompetenza, la malafede e l’ignoranza di chi non sa nemmeno come si chiama.
Per completare il loro disegno, il disegno di chi li ha messi lì, manca solo che venga approvata la legge elettorale, il super porcellum che sta tanto a cuore al ducetto fiorentino. Il cerchio si chiuderà con la riforma della Rai, che già malconcia di suo, se dovessero passare la riforma annunciata, cadrà inevitabilmente nelle mani del governo o meglio del premier, che ne potrà fare quel che gli pare,nominare chi gli pare ed a noi toccherà dire addio anche a quel poco che ci resta di informazione pubblica.
Queste sono le prodezze dei gggiovanni di belle speranze che ci ritroviamo al governo, che nessuno è capace di fermare, nemmeno i cittadini, che si indignano, ma rimangono silenti e assenti, mentre loro i gggiovani, nella più totale indifferenza di quel che avviene fuori dal palazzo,marciano veloci per completare l’opera di affossamento della democrazia a cui sono stati chiamati.
Giovinezza giovinezza è una canzone di infausta memoria, se lo ricordino lor gggiovani di belle speranze e cerchino di riflettere un po’, se ci riescono, prima che sia troppo tardi.

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