Gramsci e l’invito a studiare rivolto ai giovani

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di Atos Benaglia
Gramsci spronava tutti a studiare e non soltanto i giovani. Altrimenti si dicono e si combinano sciocchezze, mentre l’avversario (di classe) continua a fotterci. Chi ha intenzione di votare SI perché magari gli hanno raccontato la bubbola che così dicevano anche Nilde Jotti, Ingrao e Berlinguer (..?!) non sa cosa ripete e cosa sta per fare . Bisogna leggere bene, meditare e magari studiare, ancora e un po’ di più. Così si può imparare chi il Pci era sì per il monocameralismo, ma abbinato ad una legge elettorale proporzionale PURA e con l’elezione POPOLARE dei parlamentari.

C’è una bella differenza. La proporzionale pura faceva e farebbe ancora del Parlamento un luogo di rappresentanza democratica, dove i parlamentari sarebbero realmente eletti dal popolo, che rappresenterebbero le diverse visioni politiche che esistono nel Paese. L’Italicum produce invece un ammasso di nominati al servizio di un capo ed elimina tutte le minoranze politiche, come se quelli che le votano fossero persone non degne di essere rappresentate. Regala poi al partito che arriva primo, anche se ha soltanto il 20% dei voti, un premio esagerato e perverso che gli consentirà di avere la maggioranza dei parlamentari, anche se il popolo quella maggioranza non gliel’avrebbe mai data. Si chiama semplicemente TRUFFA. E una legge simile è già esistita : la legge fascista Acerbo. Sempre studiando un pochino,si può imparare che effetti devastanti produsse al Paese . Anche il Porcellum aveva gli estremi della TRUFFA e infatti è stato dichiarato incostituzionale dalla Consulta. La proposta del Pd di Leo Poldo è contraria al monocameralismo. perché il Senato rimane, pur depotenziato e vilipeso, composto da 100 consiglieri regionali e sindaci, che svolgerebbero gratis il loro secondo compito, trascurando sicuramente il primo, ma in cambio godrebbero di una generosa immunità. IL monocameralismo è composto da una sola Camera, mentre l’Italicum ne produrrebbe sempre e comunque due : una Camera e un Senato pur trimezzato. Se vincesse il SI, si andrebbe a votare nel 2018 e con le attuali percentuali potrebbero vincere o il Pd o il Movimento5Stelle : molte regioni oggi sono rette dal Pd (il prossimo voto regionale sarà nel 2020) e dunque sarebbe soprattutto il Pd a decidere quali consiglieri regionali e sindaci mandare al Senato e sarebbero ovviamente quasi tutti piddini. Conseguenze : o il Pd conquista tutto, Camera e Senato, senza che il popolo abbia VERAMENTE deciso NULLA e allora Leo Poldo potrebbe realizzare il resto dei danni non ancora compiuti, perché non esisterebbero più contrappesi e regole democratiche a fermarlo, oppure la Camera sarebbe in mano ai 5 Stelle, ma il Senato sarebbe comunque controllato da Leo Poldo e dal Pd, in grado quindi di ostacolare il governo. Fino a una nuova condanna della Consulta, che farebbe ripartire il gioco da zero . Proprio un bel lavoro . Per questo si rende necessario studiare, leggere, meditare . E poi VOTARE NO al referendum del 4 dicembre .

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