Italia: Paese di profonde ingiustizie sociali!

L’Italia è il Paese dove si consumano ingiustizie profonde derivanti dalla concentrazione della ricchezza nelle maini dei pochi fortunati.
Se questa è la reltà e si avverte la necessità di un cambiamento radicale è da qui che bisogna ripartire.
La modifica del titolo V° della Costituzione ha aperto la strada a una deregulazion che ha avuto ed ha come conseguenza le profonde diseguaglianze a cui assistiamo sempre più spesso, che unite alle profonde ingiustizie della riforma Fornero hanno portato ad impoverire la maggioranza della popolazione.
A mio parere, se si vuole uscire da questo disastro non c’è che una strada da percorerre ed è quella di ripristinare il titolo v° della Costituzione e stabilire i corrispettivi degli impegati della pubblica amministrazione uguali su tutto il territorio nazionale con criteri chiari e trasparenti da cui nessuno possa derogare.
La cosa che trovo davvero inaccettabile è che si sia aperta la strada per distribuire denaro pubblico senza che ciò abbia alcun senso, come nel caso dei premi di produttività ai dipendenti publici, che, tra l’altro, come l’sperienza insegna, li ottengo anche senza produrre un bel niente ed anzi producendo meno di quello che si dovrebbe in base agli emolumenti corrisposti.
Chi percepisce uno stipendio di qualsiasi ente pubblico o privato lo prcepisce in base al lavoro che deve svolgere e per cui è stato assunto e, di conseguenza , nulla dovrebbe essergli dovuto in più se svolge bene il proprio lavoro, proprio perchè è pagato per quello. Questa è una delle tante storture derivanti dalla modifica del titolo v°, ahimè!
Per combattere o meglio per cercare di ridurre le diseguaglianze e redistribuire la ricchezza, trovo che sia necessario eliminare tutti privilegi derivanti da incarichi a tutti i livelli, perchè percepire un lauto stipendio è già di per sé un privilegio enorme e averne di altri significa solo creare ingiustizie sociali che uno stato democratico non può e non deve permettersi.
Tassare con aliquote all’80% circa tutti gli stipenti e le pensioni d’oro credo sarebbe la cosa più giusta da fare, non solo per eliminare le diseguaglianze, ma anche per recuperare risorse atte a riportare le pensioni dei lavoratori a livelli di sopravvivenza e dare a tutti la possibilità di vivere dignitosamente.
Sono cose semplici da fare, che, purtroppo, trovano opposizioni ferree in buona parte della popolazione che gode dei privilegi, ma penso che una classe dirigente di un Paese democratico non può non porsi questo problema per poterlo risolvere. Io sono convinta che lo si possa fare, ma che per farlo ci vogliono persone capaci di assumersene l’onere e di lottare per riuscirci e un partito di sinistra che assuma questi valori come asse portante della propria azione.
Personalmente sono pronta a battermi per portare avanti questo progetto, per cancellare le ingiustizie sociali se mi si darà la forza per farlo!
Nella Toscano

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