La giornata internazionale della violenza sulle donne non è sufficiente per sconfiggere questo dramma!

Oggi si celebra la giornata internazionale della violenza sulle donne e, purtroppo, dobbiamo registrare altri due femminicidi: Uno a Padova e uno in Calabria.
C’è poco da fare , gli uomini violenti non si fermano mai, anzi in questo momento tragico, in cui molti devono rimanere a casa, i femmicidi sono aumentati e così pure le violenze.
Interrogarsi sul perchè della violenza sulle donne è importante, soprattutto per cercare di capire la causa scatenante che porta gli uomini a uccidere senza pietà la propria compagna, la madre dei propri figli.
Disadattamento sociale? Mancanza di educazione al rispetto della donna e del diverso?
Io credo che entrambi questi elementi armano la mano degli uomini e penso anche che capire il loro disagio non è sufficiente, qui bisogna veramente cambiare le nostre leggi e renderle attuabili nel rispetto della vita delle donne, per salvaguardare la loro integrità fisica e psicologica.
A mio parere bisognerebbe cambiare completamente approccio; qui non basta solo denunciare, è necessario prendere provvedimenti restrittivi cautelari immediati nei confronti degli uomini, allontanando loro dall’abitazione e non le donne, che , spesso, senza lavoro e senza reddito non sanno dove andare.
Cambiare legislazione e fare scattare subito dopo la denuncia la carcerazione preventiva,penso sia necessario e urgente, con la speranza che questo possa essere un deterrente concreto a far cessare questo dramma.
Ovviamente questo non basta: è necessario potenziare e finanziare i centri antiviolenza e tutte quelle strutture necessarie ad assistere e sostenere le donne. Bisogna cominciare a fare le cose sul serio e smetterla di giocare sulla loro pelle.
La giornata sulla violenza non serve a nulla se alla base non ci sono tutti quei provvedimenti necessari e severi per scoraggiare gli uomini violenti.
Certo, c’è anche il problema dell’educazione al rispetto e questo compito se lo devono assumere in particolar modo le mamme, oltre che la scuola.
Non dimentichiamo che viviamo in una società malata dova conta solo il denaro e l’apparire, dove la parola rispetto dell’altro e educazione sono quasi scomparsi. Aiutiamo i giovani e meno giovani a capirlo e, forse, qualcosa cambierà.
N.T.

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