La questura indaga sulla diffusione della foto segnaletica della Capitana. Il garante detenuti: «Fatto grave»

Non è chiaro chi abbia scattato la foto, né come sia stata diffusa. Intanto dal PD presentano un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni a Matteo Salvini
Un agente della polizia sulla destra, Carola Rackete sulla sinistra: sullo sfondo le misure segnaletiche che servono all’identificazione dei detenuti. La foto della capitana della Sea Watch3 scattata poco dopo l’arresto è iniziata a circolare sui social network e sui siti dei giornali, scatenando la polemica sulla legittimità della diffusione.

Una fotografia non ufficiale, scattata da non si sa quale mano nell’Hotspot di Lampedusa. Una copia è stata trovata anche sul controverso social network russo VKontakte, sul profilo di Giancarmine Bonamassa. Probabilmente è proprio da lì che sarebbe partita la diffusione.

Un’altra versione è stata invece diffusa tagliando il volto dell’agente per evitare di renderlo riconoscibile. In alcune versioni è presente il logo dell’agenzia Adnkronos, in altre non c’è nessun contrassegno.

Secondo alcuni la foto sarebbe un falso, per altri si tratterebbe di un’immagine autentica. Se fosse vera, la foto potrebbe rappresentare un illecito anche dal punto di vista giornalistico, secondo il quale codice comportamentale è proibito diffondere immagini di persone «in stato di detenzione senza il consenso dell’interessato», a tutela della dignità della persona. A meno che non ci siano «rilevanti motivi di interesse pubblico o comprovati fini di giustizia e di polizia».
Il garante dei detenuti del Lazio

«Date le circostanze in cui è stata scattata, si tratta di un contenuto sensibile», ha spiegato a Open Stefano Anastasia, il garante detenuti della Regione Lazio. «Il fatto stesso che si tratta di una foto segnaletica la rende un contenuto sensibile e non bisognava diffonderla».

Secondo Anastasia, l’episodio è un fatto grave: «Sono foto d’ufficio legate a una vicenda giudiziaria che hanno un criterio di riservatezza. Bisogna fare chiarezza su chi le ha diffuse, perché stando alla legislazione sulla privacy si tratta di una violazione della riservatezza».
La denuncia del Pd e l’interrogaazione parlamentare

«Circola un’immagine della fotosegnalazione di Carola, negli uffici di polizia», ha scritto su Twitter Emanuele Fiano, il presidente del Partito Democratico alla Camera. «Abbiamo depositato oggi un’interrogazione urgente a Salvini, se la foto sia vera e chi abbia fatto circolare illecitamente questa immagine, ennesima barbarie del diritto».
Anche Davide Faraone, senatore Pd a bordo della nave, aveva denunciato: «Chiederemo con un’interrogazione immediata di sapere chi è quel delinquente che ha scattato e messo in rete questa foto. Ci rivolgeremo al capo della polizia e chiederemo un intervento immediato».
«Una persona, chiunque essa sia, mentre è sottoposta a rilievi dattiloscopici, viene fotografata e sottoposta al pubblico ludibrio. Una vera e propria lapidazione social», ha aggiunto. «Vergogna! Naturalmente anche questa volta il ministro degli interni Salvini, perennemente collegato sui suoi social, non avrà nulla da dire».

«Sulla diffusione di questa foto abbiamo presentato una interrogazione parlamentare ed un esposto ai garanti dei detenuti e della privacy», ha twittato la deputata Alessia Morani. «Questo “spettacolo” schifoso deve finire. Ora basta».

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