Lavoriamo per costruire la sinistra che volgliamo, per cambiare il Paese!

I troppi segnali che si stanno susseguendo sull’operato del governo ci danno la precisa sensazione di un Paese oramai allo sbando, in mano a dei ragazzini venuti dal nulla, che nulla sanno di politica e di Istituzioni e men che meno di come risolvere i gravi problemi che ci troviamo davanti, a cominciare dall’ILVA, dall’Alitalia, dal lavoro, dalle pensioni e di tutto il resto. Non una sola risposta è stata data ad oggi, di contro ci propinano ogni giorno sono scontri furibondi con chi la pensa diversamente da loro e per accaparrarsi le varie poltrone, con metodi e procedure assai discutibili e che ci riportano indietro nel tempo.
Comanda Salvini, su questo non c’è alcun dubbio, il p.c. è solo una figura messa lì come paravento, mentre Di Maio pensa solo a come collocare i suoi amici. E’ evidente la loro igoranza persino delle leggi, come Di Maio ci ha dimostrato, giorni fa, affernado che !la legittima difesa oggi è un reato” e che non lo sarà più appena daranno a tutti la possibilità di sparare.
Io non so quanti si rendono conto della gravità di simili affermazioni da parte di un vice premier e Ministro, così come non so chi ha la percezione esatta della gravità dell’iniziativa di Salvini di querelare, in qualità di ministro, Roberto Saviano. Qui siamo davvero di fronte a atti intimidatori che ci riportano indietro nel tempo, che devono, soprattutto, farci preoccupare per il futuro della nostra democrazia e della nostra libertà. Ha ragione Saviano quando afferma che non possiamo girarci dall’altra parte e che la sua difesa deve essere la difesa della libertà di tutti, e che, quindi, è qualcosa che ci riguarda da vicino.
Siamo arrivati al massimo della cattiveria e della sopraffazione con Salvini, un ministro della Repubblica Italiana, che non si fa scrupolo alcuno di fare morire tanti poveri disperati in cerca di un futuro migliore e/o di semplice sopravvivenza.
Quello che fa specie e che preoccupa di più è vedere come molti italiani condividono questa barbarie: ignoranza e egoismo puro che si sta trasformando in odio, non solo verso chi pensano diverso, ma anche contro i cittadini che la pensano diversamente dai grillini e dai leghiisti.
Fermiamoci per l’amor del cielo, finchè siamo ancora in tempo, perchè ad andare avanti così arriveremo al disastro, di cui, purtroppo, ci sono tutte le premesse.
Dico anche che dobbiamo riflettere seriamente su come organizzare una opposizione seria e decisa a questo degrado. Questo non è più il tempo delle divisioni, dei distinguo, su chi è più questo o quello. Questo è il tempo di unirsi per capire e stabilire cosa fare per fermare questa dittatura strisciante, è il tempo di prendere in mano il nostro futuro e lo dobbiamo fare unendoci tutti quelli che non condividiamo e che ci riconosciamo nei valori fondanti della sinistra ed i principi costituzionali, che, indubbiamente, debbono essere il nostro faro.
Io penso che chi ha a cuore il bene del Paese deve avere la capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di avere l’umiltà del confronto, anche a costo di rinunciare a punti di vista personali, perchè qui c’è davvero in gioco il futuro di tutto il Paese.
Auspico, quindi, che molti risponderanno all’iniziativa di Napoli lanciata di Yvan Rettore, necessaria per iniziare un percorso comune che ci porti a cambiare le sorti del Paese.
In ultimo voglio ricordare alle donne che è giunto il tempo di una nuova riscossa, perchè già dalle scelte di questo governo, a cominciare dal CSM dove i membri laici scelti sono tutti maschi, si ha la certezza che,ancora una volta, ci vogliono rinchiudere o meglio escludere dai luoghi delle Istituzioni e decisioni. Questo, penso, sia anche un motivo in più che ci deve portare all’impegno per costruire un vero partito democratico di sinistra, che oggi, purtroppo, manca.
Nella Toscano

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