Le ragioni di una sfida

Ieri a Palermo a Piazza Verdi  ha avuto luogo il sit-in promosso dalla “ Rete Delle Donne Per La Rivoluzione Gentile” per chiedere le dimissioni di B.
La Rete delle donne Siciliane per la Rivoluzione Gentile ha avvertito l’urgenza di questa sfida perché profondamente convinta che un uomo così non può rappresentare, soprattutto, le donne, da lui trattate come oggetti da comprare, usare e gettare. Non solo per questo, naturalmente, ma anche perché sta sfasciando il nostro Paese, la nostra Costituzione, le nostre Istituzioni, corrompendo coscienze in modo spudorato.
Tutto questo è inaccettabile e lo è soprattutto per le donne che sono le più bistrattate da questo sistema corrotto e volgare, che sta tentando di riportarci indietro di molti anni togliendoci dignità e libertà.
Siamo scese in Piazza per difendere quindi la nostra dignità e la nostra libertà e l’abbiamo fatto con la consapevolezza  della necessità di presidiare le piazze non solo un giorno, ma fino a quando loro sfiniti dalla nostra protesta non capiranno che dovranno andare via.
Questa è la sfida e spiace che molti, soprattutto le donne dei partiti di sinistra tutti e delle associazioni non l’abbiano capito ed anzi l’hanno volutamente e pervicacemente ignorato.
Questo sit-in  nato da un tam tam su fb,  dall’incoraggiamento che mi hanno dato  alcune amiche siciliane emigrate altrove, in pochi giorni è stato organizzato e realizzato, nel silenzio più totale dei media, che ormai preferiscono occuparsi di escort e di feste paesane e sensibili solo ai voleri dei loro padrini politici!
E’ stato però  accolto dal popolo del web con grande entusiasmo, ha visto la partecipazione di molti uomini e donne, del popolo viola, del collettivo degli studenti, dei precari, dell’associazione mutazioni, di Antonella Monastra consigliera comunale, e di Antonello Giudice consigliere di quartiere, di precari della scuola. Quindi una presenza significativa di organizzazioni e di persone, uomini e donne.
Sicuramente per la Rete alla sua prima uscita pubblica è stato un grosso successo, un successo non scontato, soprattutto a Palermo!
Questo ci ha dato non solo coraggio, ma anche la consapevolezza che cambiare si può anche in Sicilia e che niente è scontato.
 Il problema vero è che  i partiti, tutti i partiti della sinistra non hanno capito e non vogliono capire il bisogno di cambiamento e di rinnovamento sia della politica che della classe dirigente   di cui tutti sentiamo un disperato bisogno.
Spiace dirlo, ma credo che tutto questo non l’abbiano capito, né intercettato le diverse associazioni femminili, che ancora si  arroccano nella difesa  del proprio territorio.
Ho invitato tutte le associazioni  ed anche  le donne dei partiti  presenti alla riunione tenutasi nella camera del lavoro di Palermo,appena un giorno prima, e nessuna di loro ha sentito il bisogno di unirsi a noi. Perché?
Sarebbe  utile se ci spiegassero le ragioni di questa fuga, perché è difficile capire che nessuna di loro abbia sentito o senta il bisogno di dire a b. di andarsene.
E’ certo però che c’è la necessità e l’urgenza di  uscire dallo stato confusionale in cui siamo precipitate, riprendendo la spugna che abbiamo gettato! Abbiamo lasciato vuoti che vanno colmati con urgenza , riprendendo lotte che credevamo superate!
Sono d’accordo con Mariella Saracino: abbiamo bisogno di riprendere un serrato confronto che vada oltre le manifestazioni di giorno 12 febbraio e del 13 ed oltre le singole appartenenze se vogliamo salvarci!
Se non ora quando?
Nella Toscano

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