Lettera ai Deputati e Senatori della Repubblica perchè respingano il DDL Concorrenza!

 On.li Deputati e Senatori
della Repubblica Italiana
Come cittadini fortemente preoccupati delle gravissime e incostituzionali riforme varate dal governo Draghi, che qualora approvate dal Parlamento darebbero un colpo di grazia alla storica funzione pubblica e sociale dei Comuni e altererebbero il ruolo stesso delle Regioni.
1) Il DDL sull’Autonomia Regionale Differenziata, è motivo di grande preoccupazione perché, nel prospettare il trasferimento di potestà legislativa esclusiva dal livello statuale a quello regionale su un numero impressionante di materie fondamentali per la vita delle persone – istruzione, sanità, ambiente, sicurezza sul lavoro, beni culturali, ricerca, infrastrutture etc. -,avrà l’effetto di amplificare a dismisura la diseguaglianza fra i territori, smembrare la scuola della Repubblica, aprire la porta all’eliminazione dei contratti nazionali, disarticolare settori fondamentali che necessitano di politiche nazionali (ambiente,infrastrutture) e infine portare a termine il processo di privatizzazione/liquidazione della sanità pubblica, aprendo la strada a pericolose derive di concorrenza e scontro tra le zone del Paese. A farne le spese sarebbero anche i Comuni, sottomessi ad un nuovo centralismo regionale, definitivamente schiacciati tra i pochi provvedimenti che resterebbero allo Stato e quelli crescenti assegnati alle Regioni.
2 ) Fortemente preoccupante è anche DDL sulla Concorrenza ed il Mercato che, nel predisporre l’obbligo sostanziale alla privatizzazione di tutti i servizi pubblici locali, dall’acqua al trasporto pubblico, dalla sanità ai servizi sociali e culturali,avrà l’effetto di amplificare a dismisura la diseguaglianza fra le persone all’interno del medesimo territorio, con aumenti delle tariffe e peggioramento della qualità dei servizi, che, cosa assai più grave, pregiudicheranno l’accesso alle fasce povere e vulnerabili. Entrambi questi provvedimenti minano la storica funzione pubblica e sociale dei Comuni: il primo recidendo la solidarietà territoriale e mettendoli in competizione fra loro, il secondo stravolgendone direttamente il ruolo e le trasformandoli in enti il
cui compito è la messa sul mercato dei beni comuni e diritti. Tutto questo è inaccettabile perché stravolge l’intero assetto Costituzionale, disattentendo quanto previsto dalla Costituzione stessa in tema di diritti fondamentali e della tutela dei beni pubblici, che mai dovrebbero essere intesi come nella disponibilità di alcun deputato, senatore o PC e Ministro, in quanto appartenenti al popolo Italiano.
Con la presente intendiamo, quindi, richiamare l’attenzione di tuttii membri del Parlamento, senza distinzione di Partito di appartenenza, chiamati a governare questo Paese, previogiuramento sulla Costituzione, per dirvi di fermare questo scempio prima di gettare il Paese nel caos.
Chiediamo a tutti un sussulto di dignità e mettere avanti a tutto il bene del Paese, che deve sempre prevalere su tutto e di fermare ogni tentativo di stravolgimento della nostra Costituzione e dellademocrazia, per evitare che possa degenerare in forme dittatoriali.

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