Lottare per difendere i nostri diritti e la Costituzione è dovere civico di ognuno!!!

10458493_10204124796390630_8498498762488526433_nDa un bel pezzo in questo Paese abbiamo perso il senso delle battaglie comuni, mentre si è affermata l’idea o meglio è prevalso il senso comune che ognuno e/ o ogni categoria di lavoratori manifesta e lotta solo per l’affermazione e/o per rivendicare i propri privati diritti .
Stamani ad Agorà hanno parlato della battaglia che alcuni insegnanti stanno facendo per rivendicare il proprio diritto a non essere deportati da una punta all’altra dello stivale, con tutto ciò che questo comporta in termini economici e familiari. Battaglia sacrosanta non c’è alcun dubbio, ma di stretto respiro.
Come faceva notare stamani in un post Fausta Fabri, non si può non rilevare la mancanza di una proposta alternativa alla sciagurata riforma del governo e della Giannini in particolare, non solo da parte degli insegnanti, ma anche da parte del sindacato, che potesse in qualche modo fare intravvedere una via per uscire da questo disastro.
E’ pur vero che il disastro non riguarda solo le deportazioni di massa, ma anche tutto il pacchetto della riforma della “buona scuola”. Se è così ed è così stupisce che tutto il corpo degli insegnanti, quindi anche quelli che hanno avuto la sede assegnata nei poti desiderati, non dia sostegno a chi subisce questa ingiustizia, ma anche che non si uniscano tutti per manifestare contro il governo e contro questa riforma.
Io credo che in questo Paese manca davvero una cittadinanza attiva che abbia la voglia e che senta il dovere di lottare per salvare il Paese.
Stiamo assistendo tutti allo sfascio non solo dell scuola, ma anche della sanità, della giustizia, dell’economia, dell’informazione e rimaniamo silenti anche di fronte al grande problema della guerra. Siamo in guerra e nessuno fa niente, nessuno dice niente, nessuno si ribella.
La verità vera è che abbiamo perso il senso civico, abbiamo perso il senso dell’appartenenza ad una Nazione e non c’è più un sindacato degno di tale nome.
Capisco che l’impegno è fatica, lo è sempre stato, però i nostri padri e le nostre madri non si sono mai tirati indietro e a costo di enormi sacrifici ci hanno consegnato un Paese con Istituzioni democratiche.
Siamo figli irriconoscenti e siamo stati incapaci di difendere una guande eredità costata fatica, dolore e morte. Abbiamo permesso a gente di scarsissimo livello etico e culturale di prendere in ostaggio questo Paese senza alzare un dito, se non per difendere il nostro orticello.
Vogliamo continuare così?
Io penso che sarebbe un disastro e per questo vi invito tutti a lottare per il NO alle riforme Costituzionali e spero davvero che lo facciamo tutti insieme, senza divisioni.

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