Nessuna discontinuità con il governo Draghi!

Siamo un Paese allo sbando da un bel po’ e nulla è cambiato con l’avvento del nuovo governo.
Basti guardare all’attuale compagine governativa, composta da personaggi in buona parte condannati o indagati e, come se non bastasse, ignoranti.
Questo governo ha, come primo atto governativo, approvato il DL n°162 del 31 ottobre 2022 il cui art. 5 riguarda la norma “anti-rave” che, come afferma la Commissione DU.PRE – in un suo comunicato stampa- “oltre a essere un capolavoro di analfebestismo legislativo, costituisce altresì un vero e proprio obbrobrio giuridico- costituzionale, foriero di pericolose applicazioni per le ragioni che autorevoli commentatori hanno già posto in luce, es., fra i tanti, A. Cavaliere e T. Padovani.”
Come si legge ancora nel lo stesso omunicato stampa: “E’ in questo contesto, di degrado complessivo e progressivo del costituzionalismo liberale, che va inquadrato, dunque, l’obbrobrio della norma “anti- rave” . Di un simile degrado, la norma in questione e lo stesso impianto, bi-partisan e marcatamente repressivo della “nuova” disciplina in tema di ergastolo ostativo, non sono altro che sintomi ulteriori.”
“Esattamente al pari della inquietante e generalizzata sufficienza con cui la più estesa e generalizzata compressione di diritti fondamentali mai verificatasi in Italia- avvenuta nel corso della pandemia- è stata trattata, tanto da organi costituzionali dello Stato che, ancora una volta, dalla stampa “progressista” e dall’opinione pubblica.”
Quello che fa specie comunque, alla luce della palese incostituzionalità del DL in questione, è che il PR l’abbia firmato e pure immediatamente.
E’ superfluo dire che questa fantomatica opposizione non offre alcuna garanzia per il contrasto ai provvedimenti governativi, come dimostra nel caso del DL 162 soffermandosi solo sull’art. 5, di cui chiede il ritiro, e non opponendosi anche all’art. 1 riguardante il carcere ostativo.
Purtroppo il governo Meloni si sta rivelando in perfetta continuità con i precedenti.
Nulla di nuovo sotto il sole!
In queste condizioni è impossibile sperare che il pc Meloni possa risolvere i gravi problemi economici ed energetici in atto. Sulle questioni che riguardano il Palese, i cittadini e le imprese, oramai allo stremo, non è stato fatto, né annunciato nulla di concreto che possa portarci fuori dalla crisi.
Lo staziamento di 30 miliardi per aiutare le famiglie e le imprese, di cui sono disponibili solo 9 miliardi, è assolutamente insufficiente per risolvere i problemi economici degli italiani.
Non è con questi provvedimenti tampone che si risolve la crisi energetica, ma ritirando l’appoggio e la fornitura di armi all’Ucraina.
L’Italia ha necessità assoluta di riallacciare i rapporti con la Russia, per l’approvigionamento del gas, perché le fonti alternative, oltre all’aumento vertiginoso dei prezzi, provocano l’aumento inarrestabile dell’inflazione e non sono sufficienti a soddisfare il bisogno del nostro Paese.
E’ anche su questo che il Meloni avrebbe dovuto segnare la discontinuità con il governo Draghi, ma, evidentemente, non ne è capace, non ne ha la forza e nemmeno il coraggio.
Nella Toscano

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