PFIZER, TRIAL CLINICI AUTOGESTITI: DOCUMENTI SHOCK SVELANO CONFLITTI D’INTERESSE? 10 Marzo 2022 Franz Becchi

https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.byoblu.com%2F2022%2F03%2F10%2Fpfizer-trial-clinici-autogestiti-conflitti-interesse%2F%3Ffbclid%3DIwAR2W1Qc4uHLkvovLBjIe_x_m9xLEBZYAQwcDb3J-LF8HWWG-uk-mxStVt44&h=AT30OU3hsX6G_vteT96XypWhR0w178LBo1cWZ0Aqrwm3_c3tShvwiajoZjZgpQE4UAwJw3e4MsOZh53uGGlFb8z83FFfh0-31i5QzKAxwRqfmIA-HcldcfoFB8e7ROBqE9GkPmA&__tn__=%2CmH-R&c[0]=AT3I_l2FVkyVRUeERqtgw3NU3aGquKSfAhPwmR0F6cb9tdRHCm5eT7fNYGjHt1di2-r3Yy43KFiVMl8mbjv-KEUD3Mm6TakA9iie8TSmDJ1Q53Mn3HYex2K0p38K1k9POhl-Nr058yonALV5hzioV3VM6aEMentre il mainstream ha focalizzato tutta la sua attenzione sul conflitto in Ucraina, dall’altra sponda dell’Atlantico scoppia lo scandalo Pfizer. Il colosso farmaceutico, così come la Food and Drug Administration (FDA) ha infatti cercato di ritardare il più possibile la pubblicazione dei documenti interni che hanno portato all’approvazione del farmaco anti-Covid prodotto da Pfizer e BioNTech. La documentazione consiste in circa 450.000 pagine di informazioni. Di queste, 10.000 sono state pubblicate sul sito di Public Health and Medical Professionals for Transparency (PHMPT). Il rilascio dei dati avverrà con cadenza periodica ogni mese. Abbiamo già trattato le incongruenze emerse dai primi file riguardo ai trial clinici del vaccino anti-Covid. Man mano che si setacciano i documenti, le informazioni continuano a destare dubbi riguardo al processo che ha portato all’approvazione in via condizionata del farmaco a mRNA.
La tassa pagata da BioNTech per l’approvazione

Uno dei dossier rilasciati è intitolato “Prescription Drug User Fee Payment” e riporta l’ammontare della tassa pagata da BioNTech all’FDA per il processo di approvazione del vaccino a mRNA Comirnaty. La somma corrisponde a 2.875.842 dollari. La transazione è stata effettuata il 20 febbraio 2021, con l’approvazione emergenziale dell’ente regolatore del farmaco statunitense che è arrivata ad agosto del medesimo anno.
Pfizer: il comitato esterno organizzato “in casa”

Un altro documento degno di analisi riguarda invece il comitato adibito al monitoraggio dei dati esterni, in inglese “External Data Monitoring Committee”. Nel testo si legge che “il comitato è un consiglio, esterno e indipendente, composto da esperti il cui compito è quello di vigilare sui dati di sicurezza ed efficacia del programma vaccinale BNT162”. Il compito del comitato era quello di consigliare Pfizer in merito alla sicurezza dei partecipanti al trial, oltre a informare l’azienda farmaceutica riguardo alla sicurezza del farmaco. Si legge che la missione del comitato era di assicurare “la sicurezza dei soggetti e di mantenere rigore scientifico”. E chi si occupava di controllare “il rigore scientifico” del comitato presso l’FDA? A quanto pare, nessuno. “Pfizer è responsabile per la conduzione di questo studio. BioNTech è lo sponsor regolatorio di questo studio”.
Conflitto d’interessi?

Insomma, i supervisori del corretto svolgimento dei trial clinici del vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech erano gli stessi produttori del vaccino? Non si crea forse un “piccolissimo” conflitto d’interessi? Naturalmente, si è pensato anche a questa problematica. I membri del comitato hanno infatti dovuto compilare una pubblica dichiarazione di assenza di conflitti d’interesse. “I componenti del comitato dovrebbero essere liberi da apparenti significativi conflitti d’interesse”, recita il documento. Notare il condizionale. E chi, all’interno dell’FDA, era responsabile di assicurarsi che il comitato incaricato di monitorare i dati sulla sicurezza e l’efficacia fosse privo di conflitti d’interesse? Beh, nessuno. Ancora una volta, la responsabilità è della casa farmaceutica. “Pfizer determinerà se ogni potenziale conflitto d’interesse necessiti l’interruzione dell’incarico di un membro all’interno del comitato”.
Si spiegano i timori dell’FDA

Si inizia a capire il motivo per cui l’FDA ha cercato in tutti i modi di nascondere i documenti che stanno progressivamente diventando di dominio pubblico. L’ente regolatore del farmaco statunitense sembra infatti aver svolto il mero ruolo di organo di ratifica dei dati processati internamente dall’azienda produttrice del vaccino anti-Covid. Nel file sono inoltre riportati nomi e cognomi dei membri del comitato che sarebbero stati scelti da Pfizer, monitorati da Pfizer e investigati da Pfizer per assicurarsi che non ci fossero “conflitti d’interesse”. Come fa notare Brian Shilhavy su Health Impact News, un altro fatto curioso che emerge dalla documentazione è che un numero importante di persone incaricate di raccogliere i dati per la revisione del comitato erano localizzate in Cina.
Pfizer loda il VAERS, ma poi lo ignora?

E per quanto riguarda la sicurezza del preparato spicca un ulteriore documento. Pfizer elenca una serie di sistemi di monitoraggio riguardo agli effetti avversi, che definisce come “robusti” e che non avrebbero quindi necessitato di ulteriori ampliamenti. Tra questi viene lodata la piattaforma statunitense VAERS, prontamente ignorata da Pfizer una volta che i decessi e le conseguenze post vaccino sono iniziate a crescere. Già a novembre scorso, i deceduti post vaccinazione anti-Covid segnalati dal VAERS erano 18.853. Nessun media mainstream ne ha mai parlato, eccetto gli “smentitori seriali” di BUTAC che hanno sostenuto che i dati VAERS “presi così non sono affidabili”. C’entrano forse le inserzioni proprio di Pfizer sul blog di Angelo Coltelli, scoperte da Byoblu? Ad ogni modo, la mole di documenti riguardo al caso Pfizer-BioNTech continua ad aumentare, ma l’interesse verso lo scandalo farmaceutico potenzialmente più grande della storia non fa che diminuire. A riprova del fatto che il giornalismo moderno non cerca di scoprire le verità, ma di crearne di nuove.

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