POLITICA “Questo Pd non è più casa nostra”. I dirigenti dei circoli Dem in Europa scrivono a Renzi e lasciano il partito

Tutto pronto al Nazareno per festeggiare il nuovo segretario del Partito Democratico, Roma, 30 aprile 2017.
ANSA/GIUSEPPE LAMI

Angela Mauro Inviata speciale – Huffpost Italia
Questo Pd non è più casa nostra”. Addio. Anzi: adieu, bye bye. Perché firmatari di questa ‘letterina di Natale’ per il segretario del Pd Matteo Renzi sono dirigenti locali dei circoli Dem in Europa, a Bruxelles come a Londra o Parigi.

Nella lettera, in esclusiva su HuffPost, dicono ‘basta’. Stop alla militanza in un partito guidato da una dirigenza che ha dimostrato “ottusità nella mancanza di una vera e seria volontà politica di ascolto della pluralità delle posizioni nel partito”. Basta perché la loro “assemblea estero” è stata delegittimata e ignorata. Basta anche perché il Rosatellum permette a chi è residente in Italia di candidarsi nella circoscrizione estero (norma che fu ribattezzata ‘salva impresentabili’ o ‘salva-Verdini).

La legge elettorale è l’ultima mina che ha fatto saltare tutto: “Abbiamo deciso di interrompere la nostra presenza nel partito”, scrivono. Convinti della “profonda mancanza di credibilità politica della attuale dirigenza del nostro partito”.

Un colpo secco alla vigilia delle elezioni di marzo. Soprattutto se si pensa a quanto hanno contato i voti degli italiani all’estero nelle vittorie del centrosinistra in passato (e anche del centrodestra).

Ecco la lettera in versione integrale con le firme:

Siamo dirigenti locali del Partito Democratico in Europa, segretari di Circoli e Federazioni, delegati in Assemblea estero, membri attivi di Comites e CGIE, donne e uomini che hanno dato un contributo decisivo alla nascita e alla crescita del partito in Europa e alla sua presenza nelle istituzioni locali con un lavoro quotidiano di militanza attiva.

Abbiamo deciso, dopo una lunga e difficile riflessione, di interrompere la nostra presenza nel partito che abbiamo contribuito a fondare ed animare in tutti questi anni.

La nostra decisione è frutto di una lunga serie di considerazioni su un partito che abbiamo sentito sempre come la nostra casa, e che oggi – nei metodi, nelle scelte di linea politica, negli atteggiamenti dei suoi dirigenti – non riusciamo più a riconoscere, a livello nazionale così come nell’attenzione per le comunità degli Italiani all’estero.

Non siamo abituati a gettare la spugna: ci siamo anzi battuti, negli ultimi anni, affinché questo partito continuasse ad essere il perno di un riformismo serio e in linea con i valori progressisti del socialismo europeo, un vivaio di intelligenze e un serbatoio di impegno politico da gratificare e valorizzare, e non da calpestare.

Troppi sono invece gli esempi che, in questi mesi, ci hanno dimostrato come il nostro impegno è vano, se non addirittura decisamente sgradito da un gruppo dirigente che ha dimostrato la sua ottusità nella mancanza di una vera e seria volontà politica di ascolto della pluralità delle posizioni nel partito.

Al nostro interno, siamo rimasti colpiti dal mancato rispetto, reiterato in più occasioni, degli organi democraticamente eletti per la definizione delle scelte politiche nonché del ruolo dei nostri iscritti, nonostante ci sia, nelle prossime settimane, un appuntamento elettorale cruciale per il nostro Paese – eppure già compromesso da una rottura, di certo non evitata ma addirittura provocata dalle politiche di questi anni, nell’area del centrosinistra.

Così come siamo rimasti sconcertati dalla assoluta delegittimazione dell’Assemblea estero, privata delle sue prerogative e ignorata per mesi, senza la minima volontà di procedere a scelte di garanzia che coinvolgessero e responsabilizzassero tutte le aree politiche e culturali del partito.

Nell’attenzione alle nostre comunità e ai valori che hanno animato da sempre il nostro impegno politico, l’esempio più eclatante di questo atteggiamento sbagliato resta per noi quello dell’ultima modifica della legge elettorale – approvata, ancora una volta, ricorrendo al deplorevole uso della fiducia: mentre le sostanziali modifiche di messa in sicurezza del voto all’estero, richieste portate avanti da tutti noi per anni, sono rimaste colpevolmente inevase e inascoltate, la legge elettorale é stata modificata da un lato stravolgendo il principio fondamentale delle prerogative di rappresentanza delle comunità all’estero, permettendo a candidati residenti in Italia di presentarsi all’estero, e dall’altro andando a colpire il principio dell’impegno politico di cittadinanza europea e transnazionale che ci contraddistingue, impedendo a coloro impegnati politicamente nel paese di residenza di potersi candidare a rappresentare le nostre comunità.

Molti altre questioni potrebbero essere evocate, come la mancata riforma dell’AIRE, l’incapacità di dare risposte in Italia a coloro che riprendono la strada dell’emigrazione, o una riforma della scuola all’estero che in alcune realtà si é tradotta in ulteriore precariato esportato oltre confine. Tutto questo dimostra per noi una profonda mancanza di credibilità politica della attuale dirigenza del nostro partito, motivo per cui – pur continuando a batterci per i nostri valori, nell’interesse delle comunità italiane in Europa – abbiamo deciso di non volerci più impegnare per questo PD.

Michele Schiavone – segretario Federazione PD Svizzera
Maria Bernasconi – presidente PD Svizzera, delegata in Assemblea Nazionale
Raffaele Napolitano – delegato in Assemblea nazionale, presidente Comites Bruxelles- Belgio
Daniela Di Benedetto – presidente Comites Monaco
Massimiliano Picciani – delegato in Assemblea nazionale, co-coordinatore PD Europa, ex segretario PD Parigi
Giulia Pellegrini – delegata in Assemblea nazionale
Roberto Stasi – già segretario Circolo PD Londra&UK
Paolo Da Costa – consigliere CGIE, vice-presidente Comites Zurigo
Cristiano Cavuto – segretario PD Lussemburgo
Bruno Palamara – segretario Circolo PD Berna
Domenico Miceli – segretario Circolo PD Dübendorf
Antonio De Bitonti – segretario Circolo PD “Angelo Vassallo” Bellinzona
Roberto Serra – ex segretario Circolo PD Lussemburgo
Pino Maggio – PD Germania
Santo Vena – segretario Circolo PD Winterthur
Salvino Testa – resp. tesseramento PD Svizzera
Roberto Di Pietro- segretario Circolo PD Thun
Cesare Spoletini – segretario Circolo PD Neuchâtel
Mariachiara Vannetti – segreteria PD Svizzera, già delegata Assemblea nazionale
Cosimo Titolo – comm. garanzia PD Svizzera

Ti potrebbe interessare anche...