Questo terremoto in un Paese normale non sarebbe stato un disastro.

10458493_10204124796390630_8498498762488526433_nSi, in un Paese normale non sarebbe stato un disastro, ma purtroppo questo non è un Paese normale e di conseguenza anche questo terremoto è stato un disastro, uno dei tanti che si verificano tutte le volte che la terra trema.
Non è il momento delle polemiche, ma della riflessione e del dolore per le vittime e per i cittadini rimasti senza casa, senza lavoro e per chi ha perso i propri cari, ma bisogna pur dire che tutto quello che ci succede è assai prevedibile, e se non impareremo a scegliere con cura i nostri politici e a essere noi stessi rispettosi delle regole sarà sempre peggio.
Quando si verifica un evento simile siamo davvero bravi a prestare aiuto, come è giusto che sia, ma quello che non è giusto è che l’indomani della tragedia ognuno ritorna a essere quello che è sempre stato: è questo quello non va bene.
Impariamo ad essere cittadini responsabili e, soprattutto, cominciamo a pensare seriamente al nostro futuro. Per farlo c’è davvero bisogno di investimenti, non solo economici, programmatici, ma anche del nostro impegno e di una classe dirigente che pensi davvero al bene comune, piuttosto che a trastullarsi con riforme inutili e dannose, buone solo ad assicurarsi poltrone e potere.
Non è più tempo di scherzare, sarebbe il caso di cominciare a capirlo.
La stampa, i mezzi di informazione non dovrebbero mai spegnere le luci e tenere sempre acceso il controllo dei provvedimenti governativi volti a tutelare il territorio e ad informare correttamente se non vi saranno e/o vi saranno, se andranno nella direzione giusta o meno. Ritengo che l’informazione e la denuncia di abbandono e/o di malaffare e sciacallaggio è fondamentale per cambiare.
N.T.

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