Tornare indietro per andare avanti …

La cosa che trova davvero inquietante è che ogni elezione regionale o comunale si trasforma in una compezione o meglio in una lotta senza quartiere e senza idee tra schieramenti che si compongono occasionalmente per eleggere il “Presidente o Sindaco” e che,spesso, subito dopo si scompongono per innescare una a nuova rissa per primeggiare e accaparrarsi voti per le prossime elezioni, mentre il Presidente o Sindaco rimane inamovibile, qualsisi cosa egli faccia o non faccia. Non ricordo che prima di questa sciagurata riforma voluta dal c.s. e del titolo V° scritta da Bassanini le campagne elettorali avessero queste conseguenze nefaste.
Alla luce di quello che succede non vedo, però, nessuno che osa mettere in discussione il sistema elettorale vigente e così vediamo tipi come Salvini che ogni volta che piazzano un loro Presidente o Sindaco dicono di averli conquistati e con ciò presuppongono di esserne diventati monarchi assoluti.
Un sistema proporzionale così strutturato ha prodotto danni enormi, eppure nessuno si pone il problema su come uscire da questa situazione. E’ vero che prima i presidenti e i sindaci avevano vita breve, se non funzionavano venivano subito dimessi e se ne eleggeva uno nuovo. Ora, invece, se non funzionano rimangono lì per cinque lunghissimi anni e possono fare tutti i danni che vogliono, tanto nessuno li può toccare.
Io penso che questo sistema è distorsione della democrazia e anche causa di corruzione Gli esempi non mancano, eppure nessuno si pone il problema di cambiare questo sistema elettorale. Mi domando perchè?
Tornare indietro per andare avanti sarebbe auspicabile per il bene della democrazia o no?

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