TUTTI UNITI PER DE MAGISTRIS E PISAPIA

 Il risultato delle amministrative è lo specchio di un’Italia che vuole cambiare, che non ce la fa più a tollerare, non solo questa maggioranza, ma anche questa opposizione.

Leggendo le percentuali dimezzate di quasi tutti i partiti, tranne poche eccezioni per il Pd in alcune regioni rosse, questo dato si rileva in quasi tutta la penisola, così come     l’affermazione del movimento cinque stelle, che seppure con percentuali variabili, si afferma in tutto il paese. Anche SeL,   cresce in alcune zone con picchi significativi, mentre perde consensi o non cresce in altre.
Guardando i numeri dunque hanno ben poco da stare allegri tutti i partiti ed invece non ne trovi uno che ammette la crisi. Nel PD sono tutti contenti perché hanno vinto, SeL è anch’essa contenta, il terzo polo meglio non parlarne.
La cosa che più preoccupa è vedere come già si sentono tutti la prossima vittoria in tasca,  senza mettere in conto le potenzialità di Berlusconi, che intanto ha già scatenato la guerra a reti unificate, come era assai prevedibile che fosse,  perché, si sa, l’uomo non si rassegna, anzi passa al contrattacco sperando di vincere.
Quindi, sarebbe meglio che il Pd rimanesse con i piedi per terra e si concentrasse per portare a casa la vittoria a Milano e Napoli.
In quanto alla vittoria che ognuno sente come propria, io penso sarebbe il caso che si esaminassero i dati con un pò più di umiltà senza appropriarsi di vittorie che certamente non sono dovute a questo o a quel partito, ma alle persone che si sono candidate e alla  vittoria  della coalizione che li ha sostenuti, scelti con le primarie di coalizione o non, come nel caso di Napoli.
Sarebbe anche il caso di chiedersi perché tante persone non si sentono più rappresentati da nessun partito di destra e di sinistra e scelgono i movimenti come quello di Grillo, che seppure portano una ventata di nuovo nelle istituzioni, potrebbero essere anche un ostacolo alla governabilità delle medesime.
E’ vero Grillo dice spesso cose condivisibili e fa battaglie altrettanto condivisibili, ma per governare le Istituzioni, a mio parere, ci vorrebbe qualcosa di più strutturato,  essere solo e sempre contro tutti non aiuta e questo Grillo dovrebbe  capirlo.
I partiti dal canto loro dovrebbero avere la capacità di leggere quello che avviene nella società, dovrebbero cercare di fare uno sforzo per ascoltare le tante piazze, che spesso hano visto anche  le donne come protagoniste, da cui si sono allontanati riluttanti per cercare di governare il disagio crescente, che come un’onda si sta diffondendo in Europa e sta invadendone le piazze. Quello che sta succedendo in Spagna in questi giorni, è da scommetterci,  arriverà anche in Italia e non è poi così lontano.
Per quanto concerne “la disillusione nelle capacità della politica di affrontare i problemi della precarietà e l’ingiustizia economica di un sistema che salva le banche e affonda le persone, l’Italia non è molto diversa dagli altri paesi della sponda nord “ e questo non può che rafforzare  questo timore.
Quindi, piuttosto che trastullarci sul fatto che abbiamo vinto in alcuni comuni, sarebbe meglio concentrarsi sui problemi del paese e dire come si vogliono risolvere e, soprattutto, chi saranno i compagni di viaggio, perché è chiaro che se Bersani  come pare, dovesse continuare ad insistere  per allearsi con il terzo polo, non credo si andrà lontano .
Intanto però bisogna fare tutto quello che è possibile fare per far vincere De Magistris e Pisapia.
Nella Toscano
20.05.2011

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