Referendum costituzionale: perché votare NO

logo_red_noinoC’è chi vuole dare tutti i poteri al premier. NOI NO!
Lo scenario in caso di vittoria del Sì: il premier viene eletto direttamente e si garantisce il controllo della maggioranza assoluta della Camera, la gran parte dei deputati sono nominati dai partiti, il Senato non viene abolito ma viene tolto ai cittadini il potere di eleggere i suoi membri, si riduce l’autonomia per i territori e le regioni, nessun contrappeso efficace ai poteri dell’esecutivo come avviene nel vero presidenzialismo. Nasce un premierato assoluto, senza eguali nelle democrazie occidentali.

C’è chi vuole dare tutti i poteri al premier. NOI NO!

C’è chi vuole un parlamento ancora più obbediente e inutile. NOI NO!
Con il mix tra riforma costituzionale e legge elettorale “Italicum”, il partito che vince il ballottaggio conquista 340 seggi, ovvero la maggioranza assoluta dell’unica Camera che dà la fiducia al governo, anche se al primo turno ha ottenuto meno del venti per cento dei voti.

In più, per effetti del meccanismo dei capilista bloccati e delle pluricandidature, la larga maggioranza dei deputati saranno scelti dalle segreterie dei partiti e non dai cittadini.

In questo modo il premier-segretario può di fatto costruire la maggioranza parlamentare a propria immagine e somiglianza, ottenendo un parlamento obbediente e ancora meno rappresentativo dei cittadini.

C’è chi vuole un parlamento ancora più obbediente e inutile. NOI NO!
C’è chi preferisce tagliare le elezioni più che gli eletti. NOI NO!
La riforma non abolisce il Senato, né la gran parte dei suoi costi, ma solo l’elezione dei senatori da parte dei cittadini: il nuovo Senato sarà infatti composto da sindaci e consiglieri regionali selezionati sulla base di accordi tra i partiti.

Si sarebbe potuto ridurre in maniera molto più incisiva ed equilibrata il numero dei deputati a 400 e quello dei senatori a 200, oppure scegliere la strada di un vero monocameralismo, chiudendo davvero il Senato e rafforzando il ruolo della Conferenza Stato-Regioni.

Con questa riforma pasticciata e mal scritta si complica l’iter di approvazione delle leggi, con la previsione di dieci diversi procedimenti legislativi: un gran caos, altro che efficienza!

C’è chi preferisce tagliare le elezioni più che gli eletti. NOI NO!

C’è chi vuole una super casta. NOI NO!
La riforma Renzi-Boschi non riduce i privilegi dei politici, riduce solo (e di poche unità) il numero di politici che ne usufruiscono. Avranno l’immunità 95 sindaci e consiglieri regionali che i partiti decideranno di nominare al Senato. A loro si aggiungeranno cinque senatori di nomina presidenziale, in carica per sette anni.. Ciascun partito potrà sottrarre ai processi i propri amministratori locali mandandoli in Senato.

Si crea così una super casta di senatori con doppio incarico, con diaria e rimborsi, non eletti e intoccabili.

C’è chi vuole una super casta. NOI NO!
C’è chi obbedisce alle politiche di austerità imposte dall’Europa. NOI NO!
Le istituzioni tecnocratiche dell’Unione Europea, la Merkel, le grandi banche e i centri della finanza speculativa chiedono da tempo riforme istituzionali per concentrare più potere nelle mani dell’esecutivo e ridurre il peso dei parlamenti.

I grandi interessi economici vogliono governi che possano applicare le politiche di austerità, privatizzare acqua, scuola, sanità e servizi essenziali, precarizzare il lavoro senza l’intralcio della sovranità popolare.

La riforma della Costituzione serve a dare mano libera al governo per eseguire le politiche europee a danno degli interessi e delle condizioni di vita della stragrande maggioranza dei cittadini italiani.

C’è chi obbedisce alle politiche di austerità imposte dall’Europa. NOI NO!
C’è chi vuole che i cittadini abbiano meno voce. NOI NO!
La riforma triplica da 50mila a 150mila le firme necessarie per presentare un disegno di legge di iniziativa popolare. Servirebbero invece norme per dare più potere di controllo e di iniziativa ai cittadini, come i referendum confermativi, la possibilità di sottoporre i trattati internazionali a quesito referendario, l’obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare, misure severe per regolamentare le lobby e i conflitti di interesse, vincoli più forti per il rispetto della volontà popolare espressa dai referendum.

C’è chi stravolge la Costituzione a maggioranza con un Parlamento eletto con una legge incostituzionale. NOI NO!
La riforma Renzi-Boschi è stata promossa dal governo e imposta al Parlamento con una risicata maggioranza, ottenuta con il trasformismo di chi prova a garantirsi la rielezione compiacendo ‘il capo’, in un parlamento eletto con una legge elettorale che la Corte Costituzionale ha ritenuto illegittima.

C’è chi dice che l’importante è fare qualunque cosa purché si cambi. NOI NO!
Noi vogliamo cambiare radicalmente l’Italia, a partire dalle condizioni di vita e lavoro di milioni di cittadini. Ma non conta solo “fare una riforma”, è decisivo “quale riforma”, è fondamentale il suo contenuto.

Se vinceranno i no si potrà riformare il sistema democratico e affrontare la questione sociale nel rispetto dei principi fondanti della Costituzione.

C’è chi ha enorme spazio per la propaganda sulle TV nazionali. NOI NO!
Le trasmissioni televisive sono da settimane piene di sostenitori del Sì. Pochissimo è lo spazio per le nostre ragioni.

Serve quindi l’impegno di tutti per moltiplicare e diffondere queste informazioni. Fotocopia e diffondi tra i tuoi amici il nostro volantino, fai partire il tam tam sui social network e diventa volontario per il no.

Vogliamo cambiare l’Italia, riconquistare la sovranità popolare, tornare a decidere noi sul nostro futuro.
C’è chi vuole tutto il potere nelle mani di pochi, per meglio fare gli interessi di pochi. NOI NO!

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