Strage a Parigi, operazione militare truccata da jihadismo
Scritto il 14/11/15 ā¢ nella Categoria: segnalazioni di LIBRE associazione di idee
Orrendo massacro, lucida follia: ma non ĆØ follia. Eā unāoperazione militare quella che ha sconvolto Parigi la sera del 13 novembre 2015, facendo 158 morti, colpiti per strada da esplosioni ākamikazeā o freddati a colpi dāarma da fuoco al Bataclan, locale gremito per un concerto. La strage, avverte Pino Cabras, non ĆØ solo un evento terroristico spettacolare: Ā«Ć anche un evento militare di notevole entitĆ nel cuore di una grande metropoli europeaĀ». Nel mirino di nuovo la Francia, dopo lāeccidio della redazione di āCharlie Hebdoā. Violenza opaca: sulle indagini relative alla mattanza del giornale satirico, il governo Hollande ha apposto il segreto di Stato dopo che gli inquirenti avevano scoperto che la pista delle armi lambiva i servizi segreti francesi, con una triangolazione che tocca la Slovacchia e il Belgio passando per il quartier generale dellāintelligence di Parigi. Ā«Anche stavolta si fa notare una manovalanza di assassini che si rifĆ al jihadismoĀ», annota Cabras su āMegachipā. Ā«Non cāĆØ da stupirsi che essa abbia un peso militare sempre maggiore, essendo una legione di avventurieri istruiti con tecniche sofisticateĀ».Una ālegioneā di miliziani armata segretamente dallāOccidente e Ā«schierata su molteplici linee del fuoco geopolitiche, pronta a prestare i suoi servizi per demolire interi Stati, e allo stesso tempo ricca di coperture e sovvenzioni statali, persino degli Stati che ne subiscono le interferenze nella loro sicurezza nazionaleĀ». Eā un fatto: sono ormai migliaia i combattenti jihadisti europei arruolati nelle guerre di oggi. Ā«Si ĆØ creato un tipo di soldato che in Libia, in Siria e altrove non si vuole far rispondere alle convenzioni di Ginevra, per poter fare il massimo danno con il minimo di responsabilitĆ Ā». Ai governanti, scrive Cabras, ci sarebbe da dire: per i vostri sogni neocoloniali dalla tasca avete tirato fuori uno scorpione, non un gattino. Dopo la strage di Charlie Hebdo, fu facile fare una profezia fredda e precisa: Ā«Lo scorpione pungerĆ ancora in Europa. I governanti europei, fra i piĆ¹ ricattabili e ricattati in ogni campo, subiranno pressioni enormi contro gli interessi dei propri paesi. Ć lāImpero del Caos che bussa, non lāIslamĀ».Il Caos, continua Cabras, ha lambito il presidente FranƧois Hollande, preso di peso mentre assisteva alla partita di calcio Francia-Germania, al momento in cui fuori dallo stadio si udivano esplosioni. Ā«Il messaggio, data la circostanza, non certo casuale (proprio quella partitaā¦), lo ha sentito sicuramente anche la Germania. E i lanciatori del messaggio non sono certo da cercare fra i soldati-terroristi, che sono meri esecutori. Gli autori si trovano fra i soggetti che vogliono che lāEuropa non si sottragga alla grande guerra che si sta preparando. Sono pezzi di classi dirigenti occidentali, turche, petro-monarchiche. Gli sponsor dellāIsis e del CaosĀ». Lo spiegava giĆ a fine 2014 il profetico libro āMassoniā, di Gioele Magaldi, svelando le trame occulte di alcune delle 36 superlogge segrete del potere mondiale, tra cui la āHathor Pentalphaā, fondata dai Bush, di cui ā secondo lāautore ā fanno parte personaggi decisivi come Tony Blair e il leader turco Erdogan, appena rieletto dopo una vigilia elettorale scadita da spaventosi attentati come quello di Parigi.Definita āloggia del sangue e della vendettaā, creata nel 1980 quando a George Bush fu preferito Reagan, secondo Magaldi la āHathor Pentalphaā ā il cui nome ĆØ sinistramente consonante con Isis (Hathor ĆØ lāaltro nome di Iside) sarebbe stata nella ācabina di regiaā dellā11 Settembre e oggi sarebbe al corrente di parecchi retroscena del Medio Oriente, a cominciare proprio dalla comparsa dei ātagliagoleā in Siria e in Iraq, macabro esito della āfabbrica di terroristiā armati sottobanco dal Pentagono, in collaborazione con Francia e Gran Bretagna e Turchia, nonchĆ© Arabia Sudita e altri paesi del Golfo. Non puĆ² non colpire la sincronicitĆ della nuova, mostruosa strage di Parigi rispetto allāimpegno dellāunica potenza finora schierata sul campo in modo trasparente ā la Russia di Putin ā per cercare di mettere fine alla sanguinosa strategia della tensione che sta devastando il teatro mediorientale. Altro motivo di preoccupazione, per i āburattinai del terroreā, le crescenti esitazioni della Germania, schierata coi russi nel sostegno al regime di Assad (il male minore) e sempre piĆ¹ contraria allāaggressione occidentale verso lo spazio russo, organizzata utilizzando lāespediente del golpe in Ucraina.Ā«Il governo di Angela Merkel ā scrive Pino Cabras ā sta sempre piĆ¹ prendendo atto dellāefficacia dei bombardamenti russi in Siria, delle divisioni in seno alle classi dirigenti statunitensi e dei rapidi cambiamenti negli equilibri strategici internazionaliĀ». Berlino, aggiunge Cabras su āMegaxchipā, sta dunque cercando di ritirarsi da una battaglia tutto sommato persa, e di giocare un nuovo ruolo pacificatore in Siria. Ā«Il ministro degli esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, punta da settimane a organizzare un incontro del tipo 5+1 (il formato diplomatico che a Vienna ha spinto verso gli accordi per lāIran) in modo da risolvere il buco nero terroristico che ha investito la SiriaĀ». Dentro quello stadio, accanto a Hollande, cāera proprio Steinmeier. Ā«E fuori dallo stadio, sui selciati parigini, decine di innocenti ammazzati, lo stato dāemergenza, la solita strategia della tensione. Dentro e fuori dalla fortezza europea, le braci di una guerra che possono incendiarla. Dove sarĆ la prossima strage?Ā». Un ottimo argomento, conclude Cabras, per lāimminente G-20 di Antalya. Sede del summit, la Turchia di āHathorā Erdogan: un paese Nato che, fino allāintervento russo, ha sostenuto con armi, mezzi e logistica i tagliagole anti-Assad, lāesercito dello āscorpioneā che ora ha di nuovo colpito Parigi.
Orrendo massacro, lucida follia: ma non ĆØ follia. Eā unāoperazione militare quella che ha sconvolto Parigi la sera del 13 novembre 2015, facendo 120 morti, colpiti per strada da esplosioni ākamikazeā o freddati a colpi dāarma da fuoco al Bataclan, locale gremito per un concerto. La strage, avverte Pino Cabras, non ĆØ solo un evento terroristico spettacolare: Ā«Ć anche un evento militare di notevole entitĆ nel cuore di una grande metropoli europeaĀ». Nel mirino di nuovo la Francia, dopo lāeccidio della redazione di āCharlie Hebdoā. Violenza opaca: sulle indagini relative alla mattanza del giornale satirico, il governo Hollande ha apposto il segreto di Stato dopo che gli inquirenti avevano scoperto che la pista delle armi coinvolgeva i servizi segreti francesi, con una triangolazione che tocca la Slovacchia e il Belgio passando per il quartier generale dellāintelligence di Parigi. Ā«Anche stavolta si fa notare una manovalanza di assassini che si rifĆ al jihadismoĀ», annota Cabras su āMegachipā. Ā«Non cāĆØ da stupirsi che essa abbia un peso militare sempre maggiore, essendo una legione di avventurieri istruiti con tecniche sofisticateĀ».
Una ālegioneā di miliziani armata segretamente dallāOccidente e Ā«schierata su molteplici linee del fuoco geopolitiche, pronta a prestare i suoi servizi per demolire interi Stati, e allo stesso tempo ricca di coperture e sovvenzioni statali, persino degli Stati che Tony Blairne subiscono le interferenze nella loro sicurezza nazionaleĀ». Eā un fatto: sono ormai migliaia i combattenti jihadisti europei arruolati nelle guerre di oggi. Ā«Si ĆØ creato un tipo di soldato che in Libia, in Siria e altrove non si vuole far rispondere alle convenzioni di Ginevra, per poter fare il massimo danno con il minimo di responsabilitĆ Ā». Ai governanti, scrive Cabras, ci sarebbe da dire: per i vostri sogni neocoloniali dalla tasca avete tirato fuori uno scorpione, non un gattino. Dopo la strage di Charlie Hebdo, fu facile fare una profezia fredda e precisa: Ā«Lo scorpione pungerĆ ancora in Europa. I governanti europei, fra i piĆ¹ ricattabili e ricattati in ogni campo, subiranno pressioni enormi contro gli interessi dei propri paesi. Ć lāImpero del Caos che bussa, non lāIslamĀ».
Il Caos, continua Cabras, ha lambito il presidente FranƧois Hollande, preso di peso mentre assisteva alla partita di calcio Francia-Germania, al momento in cui fuori dallo stadio si udivano esplosioni. Ā«Il messaggio, data la circostanza, non certo casuale (proprio quella partitaā¦), lo ha sentito sicuramente anche la Germania. E i lanciatori del messaggio non sono certo da cercare fra i soldati-terroristi, che sono meri esecutori. Gli autori si trovano fra i soggetti che vogliono che lāEuropa non si sottragga alla grande guerra che si sta preparando. Sono pezzi di classi dirigenti occidentali, turche, petro-monarchiche. Gli sponsor dellāIsis e del CaosĀ». Lo spiegava giĆ a fine 2014 il profetico libro āMassoniā, di Gioele Magaldi, svelando le trame occulte di alcune delle 36 superlogge segrete del potere mondiale, tra cui la āHathor Pentalphaā, fondata dai Bush, di cui ā Erdogansecondo lāautore ā fanno parte personaggi decisivi come Tony Blair, lāinventore delle āarmi di distruzione di massaā di Saddam, Nicolas Sarkozy (fautore della guerra in Libia) e il leader turco Erdogan, appena rieletto dopo una vigilia elettorale scandita da spaventosi attentati come quello di Parigi.
Definita āloggia del sangue e della vendettaā, creata nel 1980 quando a George Bush fu preferito Reagan, secondo Magaldi proprio la āHathor Pentalphaā (il cui nome ĆØ sinistramente consonante con Isis: Hathor ĆØ lāaltro nome di Iside) sarebbe stata nella ācabina di regiaā dellā11 Settembre e oggi sarebbe al corrente di parecchi retroscena del Medio Oriente, a cominciare proprio dalla comparsa dei ātagliagoleā in Siria e in Iraq, macabro esito della āfabbrica di terroristiā armati sottobanco dal Pentagono, in collaborazione con Francia, Gran Bretagna e Turchia, nonchĆ© Arabia Sudita e altri paesi del Golfo. Non puĆ² non colpire la sincronicitĆ della nuova, mostruosa strage di Parigi rispetto allāimpegno dellāunica potenza finora schierata sul campo in modo trasparente ā la Russia di Putin ā per cercare di mettere fine alla sanguinosa strategia della tensione che sta devastando il teatro mediorientale. Altro motivo di preoccupazione, per i āburattinai del terroreā, le crescenti esitazioni della Germania, schierata coi russi nel Frank-Walter Steinmeiersostegno al regime di Assad (il male minore) e sempre piĆ¹ contraria allāaggressione occidentale verso lo spazio russo, organizzata utilizzando lāespediente del golpe in Ucraina.
Ā«Il governo di Angela Merkel ā scrive Pino Cabras ā sta sempre piĆ¹ prendendo atto dellāefficacia dei bombardamenti russi in Siria, delle divisioni in seno alle classi dirigenti statunitensi e dei rapidi cambiamenti negli equilibri strategici internazionaliĀ». Berlino, aggiunge Cabras su āMegachipā, sta dunque cercando di ritirarsi da una battaglia tutto sommato persa, e di giocare un nuovo ruolo pacificatore in Siria. Ā«Il ministro degli esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, punta da settimane a organizzare un incontro del tipo 5+1 (il formato diplomatico che a Vienna ha spinto verso gli accordi per lāIran) in modo da risolvere il buco nero terroristico che ha investito la SiriaĀ». Dentro quello stadio, accanto a Hollande, cāera proprio Steinmeier. Ā«E fuori dallo stadio, sui selciati parigini, decine di innocenti ammazzati, lo stato dāemergenza, la solita strategia della tensione. Dentro e fuori dalla fortezza europea, le braci di una guerra che possono incendiarla. Dove sarĆ la prossima strage?Ā». Un ottimo argomento, conclude Cabras, per lāimminente G-20 di Antalya. Sede del summit, la Turchia di āHathorā Erdogan: un paese Nato che, fino allāintervento russo, ha sostenuto con armi, mezzi e logistica i tagliagole anti-Assad, lāesercito dello āscorpioneā che ora ha di nuovo colpito Parigi.