Angeletti: i costi della politica sono un tumore che cresce, 24,7 miliardi, pari al 2% del Pil

di Nicoletta Cottone
I costi della politica sono un tumore che cresce a danno dell’economia. Lo ha sottolineato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, presentando la campagna del sindacato contro i costi della politica. Che fra costi diretti e indiretti ammontano a 24,7 miliardi, pari al 2% del Pil e al 12,6% del gettito Irpef.

Esattamente 18,3 miliardi di costi diretti e indiretti più 6,4 miliardi per i costi derivanti da un sovrabbondante sistema istituzionale. Costi che con una riforma delle istituzioni e tagli agli sprechi possono essere ridotti di 10,1 miliardi , cifra che equivarrebbe all’azzeramento delle addizionali regionali e comunali Irpef o a far ottenere a lavoratori dipendenti e pensionati una permanente detassazione della tredicesima con un vantaggio economico pari a circa 400 euro in busta paga. La Uil lancia così una campagna per sforbiciare i costi diretti e indiretti. Solo le auto blu e quelle grigie, secondo una stima molto prudente della Uil, costano 4,4 miliardi l’anno.

Un esercito vive di politica
È un autentico esercito quello delle persone che vivono di politica, formato da almeno un milione e 300mila persone. Oltre 145mila tra parlamentari, ministri, amministratori locali di cui 1.032 parlamentari nazionali ed europei, ministri e sottosegretari; 1.366 presidenti, assessori e consiglieri regionali; 4.258 presidenti, assessori e consiglieri provinciali; 138.619 sindaci, assessori e consiglieri comunali. A questi vanno aggiunti gli oltre 12mila consiglieri circoscrizionali (8.845 nelle sole città capoluogo); 24mila persone nei consigli di amministrazione delle 7mila società, enti, consorzi, autorità di ambito partecipati dalle pubbliche amministrazioni; quasi 318mila persone che hanno un incarico o una consulenza elargita dalla pubblica amministrazione; la massa del personale di supporto politico addetto agli uffici di gabinetto dei ministri, sottosegretari, presidenti di Regione, Provincia, sindaci, assessori regionali, provinciali e comunali; i direttori generali, amministrativi e sanitari delle Asl; la moltitudine dei componenti dei consigli di amministrazione degli Ater e degli enti pubblici.

Negli ultimi 10 anni costi cresciuti del 40%
«Negli ultimo dieci anni – ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti – i costi della politica sono cresciuti del 40%, mentre i redditi dei lavoratori del 20% e i prezzi non sono aumentati del 40 per cento. Siamo in presenza di un tumore che cresce e non si arresta provocando danni all’economia e ai cittadini. Abbiamo deciso di fare una campagna per la riduzione dei costi della politica perché pensiamo che sia un vero problema, anche se non sarà facile, avremo ostacoli dall’insieme della politica». Secondo la Uil, ridurre del 25% assessori, consiglieri e consulenze farebbe calare del 30% le tasse comunali e con tre auto blu in meno si potrebbero avere tre classi di scuola materna. E ancora: sopprimere tre commissioni regionali consentirebbe di tenere due musei aperti tutto l’anno, eliminare un direttore generale assicurerebbe l’assistenza domiciliare a 40 persone non autosufficienti. «Non é nostro obiettivo – ha spiegato Angeletti – dare un’idea ulteriormente negativa della politica italiana, ma contribuire a far sì che la politica torni a essere un valore per i cittadini».

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