Ci avete insultati, derisi, discriminati. Presi per pazzi visionari. Colpevolizzati di tutto…

Rosalia Billeci:

Dalla bacheca della mia amica e sodale Norma Gaudi Essa
Ci avete insultati, derisi, discriminati.
Presi per pazzi visionari.
Colpevolizzati di tutto.
Non fa niente.
Siamo in grado di sostenerlo.
Avete accettato di credere in quel mostro mediaticamente costruito che non siamo, e che vi è stato dato in pasto.
Non fa niente.

Ci avete rimesso solo voi.
Novax, Nopass, negazionisti, fascisti, psichicamente fragili.
Tutte baggianate.
Tutte semplificazioni di un pensiero complesso che piuttosto ha la capacità di integrare tutte le incongruenze e le contraddizioni di una narrativa monolitica imposta come indiscutibile.
Un pensiero fondato su consapevolezza storica, sociologica, politica, psicologica, scientifica, sostenuto da medici, scienziati, filosofi, intellettuali cui semplicemente, si è tentato di tappare la bocca.
Ma soprattutto un discorso fondato sulla consapevolezza di sé stessi, sulla capacità di portare avanti il proprio pensiero nonostante il bombardamento in atto per denigrarlo.
È un pensiero. Un’analisi. Una sensazione. Un punto di vista.
Nessuna pretesa di verità.
Solo vorremmo confronto, risposte, apertura.
Ci danno in cambio censura, minacce, insulti.
Strano.
Vorremmo solo far vedere qualcosa che vediamo e sembra non si voglia far vedere.
Qualcosa che sappiamo e sembra non si voglia far sapere.
Qualcosa che sentiamo e sembra non si voglia far sentire.
Niente fascismo, niente follia, niente fanatismo.
Solo osservazione, presenza, coraggio, audacia, consapevolezza, perspicacia, istinto.
Questo siamo.
Questo avremmo avuto da dire.
Un punto di vista diverso.
Un’analisi diversa dei fatti.
Nessun negazionismo.
Ma cos’è poi il negazionismo?
Negare la presenza del virus?
Affatto.
Semplicemente ricollocarla e ridimensionarla, con il dovuto rispetto per chi ci ha rimesso la vita, ma senza pietà per chi tutto questo lo ha favorito, tagliando assistenza e censurando le cure, tra le tante mancanze.
Piuttosto..
Non è forse negazionismo, negare la presenza di un contesto storico politico e sociale, che fa la differenza, nella comprensione dei fatti?
Negazionismo non è forse vedere solo quello che vogliono farti vedere, negando il resto e rifiutando persino di ascoltare?
Attribuendo facili etichette e sottraendosi a qualsiasi possibile confronto?
Negazionismo non è forse concentrarsi soltanto su: c’è un virus terribile, non ci sono cure, ci dobbiamo vaccinare tutti?
Vale la pena di andare a vedere se è questa la sola versione possibile?
In fondo si tratterebbe solo di valutare un altro punto di vista.
A valutare un altro punto di vista, c’è sempre e solo da guadagnare.
Al massimo, si sceglie di non condividerlo.
E il nostro punto di vista non combacia con quello televisivo.
C’è di più.
Siamo a disposizione.
Ora.
La vostra libertà a tempo determinato sta per scadere.
Il terzo appuntamento si avvicina.
A breve vorranno i vostri bambini.
Perché i nostri, sia chiaro, non glieli facciamo toccare.
E se questo farmaco possa o meno avere in futuro effetti cancerogeni o effetti sulla fertilità, lo si vedrà sui bambini portati a vaccinare dai loro genitori.
Del resto se ti fidi ciecamente di questa scienza, il figlio glielo porti volentieri.
Noi non ci fidiamo.
Non la chiamiamo nemmeno scienza.
Si lo so, sono parole dure.
Ma dura è la realtà che ci sta toccando di vivere.
Non si può fingere.
E non ci si sveglia con le carezze.
Servono le pizze in faccia, le secchiate d’acqua.
E chi ce lo fa fare, a prendere i vostri insulti, le vostre risate, i vostri sberleffi.
Molti di voi credevano che se la sarebbero cavata con meno.
Questa scienza inizia forse ad apparirvi non così scientifica.
Soprattutto se si vogliono fare le prove sui vostri figli e nipoti.
C’è un limite a tutto.
Bene.
Scalvalcate.
E venite di qua.
Vi si accoglie volentieri.
Molte volte, provocatoriamente, ci avete chiesto : Soluzioni? Alternative?
Eccola la soluzione: scavalcare.
Non è facile, stare di qua, ma si cresce.
Vi insegneremo come fare, visto che ci stiamo dentro da un bel po’ .
Nessun rancore.
Abbiamo bisogno di voi, e voi di noi, ancora di più.
Credeteci.
Più saremo, più bastoni serviranno.
Più saremo, meno rideranno.
Là fuori ci guardano tutti.
Il mondo ci guarda.
Parlano di noi.
Sono preoccupati per noi.
Solidari con noi.
È ora di scegliere cosa fare.
Immaginate di essere guardati.
Da che parte vorreste stare?
Tra chi spara bugie acqua e manganellate…
O tra chi prega e lotta per i figli?
Per chi tifate nelle favole?
Per il Drago, o per chi lo combatte?
Il virus c’è.
Ha fatto e fà i suoi danni.
Non sappiamo perché e da dove arrivi.
E questo è la chiave di tutto.
Non sappiamo come e perché si sia diffuso.
Questa è la chiave di tutto.
Ma qui c’è altro.
C’è altro.
Vivere è una questione di scelte.
La vostra, è una scelta difficile.
Guardate la data di scadenza della vostra libertà.
E concentratevi soltanto sull’effetto che fà.
Restiamo uniti. Restiamo umani.
Scritta da un Medico
Lo sottoscrivo!!

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