A Ruota Libera cosa sta facendo il Governo Draghi per l’inflazione che sembra fuori contro?


di Angelo Forgia
Ma a Palazzo Chigi lo sanno che, tra aumenti delle bollette elettriche, aumenti del gas, aumenti delle materie prime, aumenti del prezzo del grano (e di tutti i derivati del grano) e via continuando tante famiglie rischieranno di non arrivare a fine mese e tante imprese rischieranno di chiudere?
Mentre i ruffiani continuano ad incensare il capo del Governo Mario Draghi, stanno succedendo “cose turche”: fatti che non vengono enfatizzate dai mezzi di informazione sia perché sono schierati con il Governo, sia perché l’economia non è molto celebrata, soprattutto dalla televisione. Solo qualche giornale cartaceo e alcuni giornali on line e blog affrontano la questione, ma senza esagerare. Allora qual è il problema? Il problema è uno e si sintetizza in una parola: inflazione. L’Unione europea dell’euro – che ormai vive nel terrore – cerca in tutti i modi di minimizzare. E fa sapere che, nell’Eurozona, l’inflazione si attesta intorno al 3%. Ovviamente, chi ‘mastica’ un po’ di economia non può che sorridere. Perché con gli aumenti delle materie prime, che stanno raggiungendo livelli stratosferici, pensare che nell’Europa unita l’inflazione sia al 3% è quasi comico! E’ in aumento il costo dell’energia (in Italia l’aumento delle bollette elettriche è del 30%, l’aumento più elevato nella storia della Repubblica italiana), è in aumento il costo del gas, è in aumento il costo dell’acciaio (proprio mentre si vendono sempre meno auto: fate voi due più due…). E’ in aumento il costo del grano a causa di cambiamenti climatici che hanno ridotto sensibilmente le produzioni di Canada, Stati Uniti d’America e Russia. A catena stanno aumentando i prezzi di tutti i derivati del grano, a cominciare dal pane (+ 30% negli ultimi giorni e si prevedono altri aumenti). Per non parlare di quello che sta succedendo nelle attività commerciali, già provate dalla pandemia, che dovrebbero pagare bollette della luce salatissime. Per non parlare, soprattutto, dei Centri commerciali, che vivono consumando tanta energia elettrica e che, tra un po’, saranno costretti ad aumentare i prezzi dei prodotti.
Che sta facendo il Governo Draghi per fronteggiare l’aumento generale del livello dei prezzi? Nulla, perché quando cresce a ritmi sfrenati il costo delle materie prima c’è poco da fare. Anche perché a far crescere il costo delle materie prime sono le imprese che, ricominciando a lavorare nonostante la pandemia ancora in corso, fanno aumentare la domanda delle stesse materie prime e, di conseguenza, fanno rialzare anche i prezzi. C’è un fatto positivo, nell’inflazione? Sì: chi vive di grandi rendite, ovviamente, riceve in cambio denaro svalutato, che vale meno in termini di potere d’acquisto. Purtroppo, però, lo stesso discorso riguarda milioni di famiglie a reddito fisso che, ogni mese, si ritrovano con stipendi il cui potere è ridotto e si va ulteriormente riducendo. E siccome, in Italia, ormai il ceto medio è, in buona parte, un ceto medio-basso, l’inflazione non fa che aumentare la povertà. Lo stesso discorso vale per i lavoratori precari. Mentre i professionisti, per le proprie prestazioni, chiederanno indennità maggiorate. Per i professionisti di un certo tipo, ovviamente, perché per le partite IVA oggi in grande difficoltà quel poco che riusciranno a guadagnare sarà denaro svalutato.
Insomma, per dirla in breve, l’inflazione, se è bassa è segno di vitalità dell’economia; ma se la bolletta della luce aumenta del 30% (cosa da non credere!), se il gas aumenta del 15%, se il pane in pochi giorni aumenta del 30-40%, se non sono in questo momento calcolabili gli aumenti dei generi alimentari (non c’è soltanto il costo dell’energia in aumento per i Centri commerciali, ma anche l’aumento del costo delle sementi, dei concimi e via continuando), ebbene, se avviene tutto quello che sta avvenendo in questi giorni c’è da porsi una domanda: ma in che cosa sono bravi Draghi e i suoi Ministri se stanno condannando milioni di famiglie a un’inflazione incontrollata? E siamo a niente. Perché il Governo Draghi – il Governo dei “Migliori” – che evidentemente non ha previsto una prevedibile inflazione, ha complicato tutto andando a varare due provvedimenti che, in questo momento storico, definire folli è poco: lo sblocco dei licenziamenti e lo sblocco dei fitti, i cui effetti cominceranno a farsi sentire proprio in questo mese di Ottobre. E meno male che Draghi è un economista e non un virologo…

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