Inaccettabile l’arroganza della Meloni che ha cercato di sconvolgere il significato della Festa Dei Lavoratori!

Nel giorno della festa del lavoro la Meloni ha pensato di riunire il consiglio dei ministri per legiferare su come prendere in giro i lavoratori e, ahinoi, anche chi il lavoro non ce l’ha.
Volere stravolgere il significato della festa del lavoro è di una arroganza inaccettabile.
Chi è la Meloni per cambiare il senso della festa, che appartiene e deve appartennere sempre ai lavoratori e non al governo , a qualsiasi governo, di qualsiasi colore esso sia.
Ha convocato il giorno prima i sindacati per informarli delle decisioni prese, non certo per discutere e confrontarsi nel merito su ciò che è meglio per i lavoratori, per il lavoro e, soprattutto per chi il lavoro non ce l’ha.
In queste condizioni non era possibile sperare di avere il favore dei sindacati, che l’hanno lasciata, giustamente, sola davanti alle sue scelte, che, a giudicare da quello che ha detto il ministro in TV, sono pasicciate, non risolvono nulla e anzi servono a far crescere il lavoro precario.
Un consiglio dei ministri, quindi, per gettare fumo negli occhi degli Italiani, soprattutto alla parte più debole, che, come sempre , dovrà piangere le conseguenze di scelte scelerate.
Per risolvere il problema del lavoro bisognerebbe fare regole certe, universali: tornare indietro per andare avanti, questo si dovrebbe fare, visto che ad oggi nessuno dei governi degli ultimi 30 anni è riuscito a inventarsi qualsosa di meglio. Da quando è arrivata la fantasia al potere, a cominciare da Berlusconi e a finire con la cosiddetta sx alla Renzi,è stato tutto un disastro. L’apice è stato raggiunto con il jobs acte di quest’ultimo, che ha tolto tutti i diritti ai lavoratori, che erano stati conquistati con anni e anni di lotte.
Se si volesse veramente risolvere il problema della precarietà si dovrebbe cominciare con l’abolire proprio il jobs acte e lasciare perdere di improvvisare leggi e provvedimenti senza costrutto, che non risolvono i problemi, ma che, anzi, aggravano il problema della precarietà e creano una confusione enorme.
Togliere il reddito di cittadinanza in maniera indiscriminata, senza che vi sia una visione un progetto credibile su risolvere il problema della precarietà e della mancanza di lavoro aggiungerà danno al danno.
Da un governo asservito ai potentati economici, finanziari, all’EUROPA e agli USA , che ci impongono politiche devastanti, come l’invio di armi in Ucraina e/o l’acquisto di vaccini che servono solo a distruggere la salute delle persone, per l’Italia non c’è speranza. Basti pensare alla previsione di bilancio dei prossimi due anni con la quale l’Italia ha stanziato 14 miliardi di euro per l’acquisto di armi da inviare in Ucraina, mentre si sottraggono risorse per il prossimo biennio 4 miliardi alla sanità pubblica, per comprendere che per l’Italia ci saranno conseguenze devastanti sul piano economico, sanitario e per la tutela della parte più debole della popolazione.
Per fermare questo disastro, non ci resta che sottoscrivere il referendum “Italia per la Pace” promosso da Generazioni Future , di cui è presidente Ugo Mattei, e da Enzo Pennetta del comitato Ripudia la Guerra, perchè è l’unica arma che rimane al popolo quando governi e parlamento che sono indifferenti alle sue richieste e necessità.
Nella Toscano
Referente del Referendum Palermo per Generazioni Future.Future

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