l capitalismo ha fallito e questa è la realtà

L’Italia è un Paese che sta cadendo a pezzi: ogni giorno ne viene giù un pezzo ci dà l’idea di come in questi ultimi trent’anni abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità incuranti dei problemi che si stavano accumulando in maniera vertiginosa, ora ci tocca pagare il conto e subire le conseguenze di una politica populista e avulsa dalla realtà.
Uno dei più gravi avvenimenti che ci ha messo davanti agli occhi le conseguenze del capitalismo selvaggio, che negli ultimi trent’anni ha preso piede nel nostro Paese, è stato il crollo del ponte Morandi, con tutto il suo carico di morti e feriti. Questo incidente ci ha disvelato in modo drammatico come le nostre infrastrutture, affidate alla cura e gestione dei privati, siano state completamente abbandonate al loro degrado, senza che chi ne aveva la gestione con enormi profitti e senza pagare obolo allo Stato, abbia mosso un dito per mettere in atto le opere e gli investimenti necessari per fermare il degrado.
Imprenditori senza scrupoli e assenza di controlli da parte dello Stato sono stati il mix perfetto che ha portato al degrado di cui oggi piangiamo le amare conseguenze..
Di certo non poteva sfuggire all’avidità della nostra politica e imprenditoria malata la privatizzazione della sanità, a discapito della pubblica.
Sono stati anni quelli passati che hanno visto il suo graduale smantellamento, senza che nessun politico nè di dx, nè di sx si sia mai opposto al suo graduale smantellamento, anzi sembrava che tutti facessero a gara a chi chiudeva e smantellava di più, con la scusa del rispsrmio, perchè con un debito così elevato come il nostro bisognava economizzare.
Così facendo si è distrutto il pubblico e di contro enormi risorse sono state deviate verso il privato, perchè è bello ed efficiente, questo ci dicevano e molti cittadini, ammaliati da cotanta scienza, ci hanno creduto.
Nessuno faceva, però, i conti con i probabili eventi che avrebbero potuto capitarci e che puntualmente ci sono capitati nella maniera più devastante com’è la pandemia del corona virus.
Errori di sottovalutazione passati, a cui si sono aggiunti quelli attuali, che sono il coronamento di una politica vissuta sull’orlo del baratro, nell’incoscienza dei più.
Chi poteva immaginare che in un Paese di 60.000.000 di abitanti nessuno aveva mai pensato a produrre le mascherine e tutti gli strumenti di protezione necessari e vitali in caso di pandemia come quella che stiamo vivendo?
Chi poteva pensare che la nostra sanità non aveva sufficienti sale di rianimazione in base alla popolazione, così come in Germania ad esempio?
Nessuno si è mai preoccupato di nulla, anzi hanno chiuso le università per far laureare meno medici: erano troppi dicevano, e per di più molti tra quelli che sono riusciti a laurearsi sono stati costretti ad espatriare per potere lavorare, con il risultato che, a causa della scellerata quota 100, voluta dalla Lega e votata anche dai 5s, hanno svuotato gli ospedali del necessario personale. Ci siamo ritrovati così dentro una tempesta perfetta: il pubblico senza attrezzature, personale e posti letto e il privato latitante e con il virus impazza, portandosi dietro il suo carico di morte e di dolore. Quel che trovo davvero insopportabile sono in particolare i politici di dx e soprattutto i vari Fontana, Gallega, Salvini e Meloni che piuttosto che tacere continuano a sproloquiare, per niente consapevoli del caos che potrebbe derivare dalle loro inconsulte proposte.
Non so come usciremo da questa pandemia, ma quel che vedo è tanta confusione e leggerezza nel cercare soluzioni che, ahimè, sono cangianti. Io credo che ci vorrebbe più fermezza e la si dovrebbe smettere di cercare di accontentare qualcuno se poi questo può essere causa di ulteriori disastri.
E’ vero, questo governo ha messo in atto per la prima volta risorse, seppure non sufficienti, nelle mani dei cittadini bisognosi e non del capitale, e già questa è una notizia, ma non si può non notare come ancora una volta, alla prova dei fatti, ciò che è stato affidato alla cura dei privati con enorme esborso di risorse, non ha saputo assolvere al suo compito. Parlo del sito dell’INPS che è andato in tilt dopo poche ore dall’apertura.
Tutto quello che stiamo vedendo ci dice solo una cosa: Le privatizzazioni in tutti i campi non sono stata la cura, ma la rovina del nostro Paese, quindi si impone tornare al pubblico per garatire la nostra salute e per meglio utiizzare le risorse a disosizione. Il capitalismo ha fallito e questa è la realtà …
Nella Toscano

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