La vittoria di Bonaccini, la sconfitta di Salvini e il tracollo dei 5s.

La vittoria di Bonaccini in Emilia Romagna è sicuramente un fatto positivo e ci fa tirare un sospiro di sollievo per la mancata vittoria del Borgonzoni o meglio di Salvini, che sarebbe stata disastrosa da tutti i punti di vista.
Però, che un partito come la Lega riesca ad avere il 31% proprio in Emilia Romagna non dovrebbe farci dormire sonni tranquilli.
Con tutto quello che è stato capace di mettere in atto Salvini quasi un cittadino su tre lo ha votato: questo è inspiegabile e preoccupante insieme e nel contempo ci interroga su cosa possiamo e dobbiamo fare perchè questo risultato venga ribaltato a livello nazionale, per non consegnare il Paese un’altra volta a questa destra razzista e xenofoba.
Personalmente rimango convinta della necessità di costruire una vera forsa a sx del PD che metta in atto politiche di sinistra, che abbia una chiara visione per cambiare il Paese. Credo per questo che sarebbe un errore concentrare tutte le nostre energie solo nel contestare Salvini, “il nostro lavoro”, come suggerisce Zagrelbesky, “dovrebbe essere concentrato in una bonifica sociale partendo dal basso. Nessuna democrazia può esistere in una società malata”.
Per questo auspico che si cominci a pensare da subito a costruire una vera forza di sx, che oggi ritengo più che necessaria, per arginare la dx.
La Calabria, purtroppo, con la sua bassa affluenza alle urne e con il voto quasi sicuramente inquinato, dove, come ci ricorda Gratteri, la ndrangheta è capace di muovere il 20% di voti, si è rimessa nelle mani di Berlusconi.
Credo sia giunto il momento di cominciare a pensare a politiche sociali che possano fare ritornare a sperare e a cambiare volto al sud.
Il tracollo dei 5s era assai prevedibile e quindi nessuna sorpresa, ma semmai una lezione per capire che una classe dirigente non si improvvisa e che con il mal di pancia non si può costruire nulla di buono.
N.T.

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