Monti in Senato:”Rigore, crescita, equità”

Politica & Palazzo | di Redazione Il Fatto Quotidiano | 17 novembre 2011
 
Berlusconi: “Non eletto, democrazia sospesa”
Il presidente del consiglio illustra il programma a Palazzo Madama: “Ridurre il costo del lavoro con aumento delle tasse su consumi e patrimoni”. “Disparità” nell’attuale sistema pensionistico. Saranno tagliati i costi della politica e abolite le Province. Lotta a “evasione e illegalità” e alle organizzazioni mafiose “infiltrate nell’economia”. Nel mercato del lavoro, “più equità tra garantiti e no”. Stasera il voto di fiducia. Il Cavaliere detta la sua agenda: “Riforma delle intercettazioni e della giustizia”. E riapre a Fini e a Casini. La Lega: “Macelleria sociale e politica”. Vendola: “Cocente delusione”

“Rigore, crescita ed equità”: sono i pilastri del programma illustrato al Senato dal presidente del consiglio Mario Monti, per chiedere la fiducia che sarà votata stasera intorno alle 20. Il sì al momento appare scontato, dato che solo la Lega ha annunciato un no secco. Monti ha annunciato “sacrifici equi”, facendo intendere che una maggiore tassazione colpirà i patrimoni, gli immobili e i consumi. Controbilanciata però, in chiave di crescita, da un costo del lavoro più leggero e incentivi all’assunzione, in particolare per le donne. Con una maggiore equità di trattamento “tra garantiti e no”. Anche sul sistema previdenziale Monti ha parlato di “disparità” tra classi di età e categorie.

Il professore promette “lotta all’evasione e all’illegalità”, anche con strumenti di monitoraggio patrimoniale e un minore uso di contanti nelle transazioni. Annunciati anche tagli ai costi della politica, compresa l’abolizione completa delle Province, anche per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013.

Se Monti otterrà la fiducia in Senato, il voto alla Camera è previsto domani. Ieri hanno giurato i ministri, 16 in tutto (due erano all’estero) fra cui tre donne. Monti ha tenuto per sè il dicastero dell’Economia e degli Affari regionali. “Ora si tratterà di fare una corsa”, ha dichiarato, escludendo ingressi di politici nella compagine nel futuro (qui la lista dei ministri e le immagini del giuramento di ieri).

Intanto Silvio Berlusconi, dopo aver promesso lealtà a Monti, ha tenuto un battagliero discorso ai senatori del Pdl, parlando di “sospensione della democrazia”, tornando sulla riforma della giustizia e delle intercettazioni” e ribadendo che il governo durerà fino a quando vorrà lui. A vigilare però sui provvedimenti che l’esecutivo metterà in campo ci sarà una sorta di governo ombra, che dovrà lavorare anche a iniziative da usare poi per la campagna elettorale. Scontato l’appoggio di Pd e Terzo Polo, Antonio Di Pietro per l’Idv afferma: “L’Idv darà la fiducia, ma poi deciderà il sostegno voto per voto”.

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