Parigi, cominciamo dal rifiuto di questa nuova guerra

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Ascanio Celestini condivide l’allarme di Giulietto Chiesa: chi sta cominciando questa nuova/strana guerra mondiale? Chi la avalla? Primo compito: rifiutare la guerra.
sabato 10 gennaio 2015 11:37
di Ascanio Celestini.

“Il massacro di Parigi è un attentato alla pace mondiale” dice Giulietto Chiesa, “agli equilibri della pace internazionale” cioè è “la strattonata che punta a trascinare l’Europa in guerra”.
Abbiamo alle spalle mezzo secolo di pace (condita di stragi e terrorismo, ma anche di benessere) e davanti un possibile conflitto? Continua Chiesa dicendo che “l’Isis è una trappola ben congegnata, una creatura inquinata e molto dubbia, ma molti non hanno ancora capito la lezione” e poi si chiede “chi paga un esercito di oltre 50mila uomini? E poiché non è né la Russia né l’Iran. restano pochi mecenati.” Quali?
Dunque: chi sta cominciando questa nuova/strana guerra mondiale? Chi la avalla?
Io credo che intanto abbiamo un impegno: non accettare la posizione dei commentatori europei che hanno tante risposte certe (e spesso inutili), ma incominciare a porci delle domande, fare dei distinguo, avere dubbi.
E soprattutto dire, come tanti anni fa, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Non vogliamo essere colonialisti,
non vogliamo produrre e vendere armi,

non vogliamo mandare i nostri militari ad ammazzare gente in giro per il mondo,
non vogliamo continuare a bombardare i morti di fame in giro per il mondo,
i soldati ci piacciono di più quando spalano il fango e fanno attraversare le vecchiette sulle strisce pedonali,
non vogliamo chiudere le frontiere ai profughi disarmati,
non vogliamo dire che questi poveracci vengono nel nostro paese per spararci addosso
perché sappiamo che assistono i nostri anziani, puliscono le scale del nostro condominio e fanno la pizza sotto casa nostra,
non vogliamo avere rapporti commerciali con paesi ricchi, arricchiti, ma schiavisti,
non vogliamo, non vogliamo, non vogliamo,
noi non vogliamo!
La coscienza può cominciare anche dal rifiuto.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/09/parigi-cominciamo-dal-rifiuto-di-questa-nuova-guerra/1325637/

ALTRO ARTICOLO CORRELATO DI ASCANIO CELESTINI:
Charlie Hebdo, a chi serve questa guerra?
(8 gennaio 2015)

I terroristi entrano nel telefono di Jean Louise mentre mangiamo in un Bar del Marais a Parigi. Le notizie ormai ci raggiungono ovunque. Non è indispensabile comprare un giornale di carta o accendere la televisione.
“Hanno ammazzato dodici persone” dice Jean Louise leggendo sullo smartphone. “Giornalisti di un settimanale satirico sono stati ammazzati a colpi di kalashikov” dice “ma sembra che gli assassini siano scappati e non li hanno presi”.
Allora ci facciamo i calcoli sulla strada che faremo per tornare a casa. Jean Louise e Patrick devono prendere il treno per tornare a Liege e a Bruxelles, Paolo va a Belville e io all’aeroporto di Orly.
Gli sparatori sono ancora in giro, chi li incontrerà?
All’aeroporto mi sequestrano lo sciampo. Niente di tragico, era una bottiglietta presa in albergo tanto per non buttare nel water un goccio di sapone, ma in un giorno come questo i controlli sono più severi.
I terroristi (si chiamano così) non riusciamo a capirli, sparecchiano la nostra tavola rovesciando tutto in un solo colpo.
Ma chi ha inventato questa guerra che dalle trincee di cento anni fa arriva fino alla porta di casa nostra? Penso alle trincee perché da un anno si parla della prima guerra mondiale. Si pubblicano e ripubblicano libri. Escono film e si fanno trasmissioni televisive sulla grande guerra. In molti ricordano l’attentato di Sarajevo. Gavrilo Princip uccise l’erede al trono austro-ungarico in una giornata che ebbe un andamento grottesco. A scuola ci dicevano che la guerra scoppiò dopo quel fatto, ma era solo una semplificazione. L’Europa si preparava già da dieci anni e tutti i paesi avevano interesse a spararsi addosso. L’Austria cercava un pretesto per mettere le mani sui Balcani e presentò un ultimatum alla Serbia senza aspettare la risposta, la Russia voleva uno sbocco sui mari caldi, la Germania pensava all’egemonia continentale ma anche all’espansione coloniale, l’Inghilterra non voleva un paese egemone nel continente europeo, la Francia non poteva non intervenire davanti ad Austria e Germania che si muovevano, l’Italia temporeggiò per un anno poi prese al volo l’invasione del Belgio per cambiare schieramento e mettersi in trincea contro gli austriaci.
E poi tutti avevano paura del socialismo. La guerra avrebbe fermato la rivoluzione. In Russia successe il contrario: fu la rivoluzione a scoppiare grazie alla guerra, ma queste due anime furono comunque legate l’una all’altra anche in quel caso. Queste cose le sappiamo dopo anni di studi e pubblicazioni, ma cento anni fa i nostri nonni avevano a disposizione una versione completamente diversa.
La storia ci ricorda che gli avvenimenti sono soltanto la punta visibile di un iceberg che si scopre solo col tempo e con lo studio. Dunque: qual’è l’iceberg che sta sotto ad un attentato come questo? Cerchiamo di scoprirlo iniziando col porci un’altra domanda: a chi serve questa guerra?

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/08/charlie-hebdo-a-chi-serve-questa-guerra/1322583/.

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2 Risposte

  1. manuela ha detto:

    a chi serve questa guerra… non lo so…. ma sono mesi che denuncio quello che sta accadendo al nord dell’europa… NAZISTI.. stanno massacrando tutti quelli che si oppongono al regime e i primi che soccombono sono COMPAGNI.. e tutto questo è finanziato da EUROPA e USA… e chi è ISIS.. che agiscono allo stesso modo e ancora piu ferocemente… NAZISTI…mascherati .. sempre figli degli USA.. e noi… NOI ITALIANI e europei.. servi… che miseramente piangono i loro morti… sono preoccupata molto…HO PAURA..

  2. ricostruirestatoepartiti ha detto:

    C’è davvero di che essere molto preoccupati e lo è di più se pensiamo che noi Italiani non abbiamo un governo ed un Parlamento capace di risolvere i nostri problemi e di contra stare seriamente il crimine, perchè di questo si tratta.
    Chi fornisce le armi a questi criminali?
    questa risposta ce la dovrebbe dare il nostro governo, ma dubito che avverrà mai….