Se il M5S propone argomenti illogici … la risposta sarà NO!

di Sergio Bagnasco

Da tempo il M5S cavalca un … ronzino zoppo!

Ripetono ossessivamente il pensiero di Nilde Iotti, espresso nel #1984, in un contesto storico completamente diverso da quello attuale.

Affermava Nilde Iotti: “quando è entrata in vigore la Costituzione, uscivamo dal fascismo e c’era la necessità di ristabilire un rapporto del tutto democratico con la società. Ma adesso ci sono Consigli Regionali che sono stati eletti nel 1970, Consigli Provinciali, Consigli Comunali, siamo cioè di fronte a una società molto più articolata, una democrazia molto più articolata. Allora, io ritengo che il numero dei parlamentari sia davvero troppo alto.”

In sostanza, il M5S cita il pensiero altrui senza contestualizzarlo e quindi privandosi della possibilità di comprenderlo.

E’ come confrontare i nostri giorni con il Medio Evo senza rendersi conto che qualcosina è cambiato nel frattempo.

Quando Iotti faceva quelle affermazioni Comuni, Province, Regioni e Parlamento erano organi di pura rappresentanza politica. TUTTI eletti con sistemi proporzionali puri.

Da tempo non è più così!

Abbiamo l’elezione diretta del Sindaco a cui è garantita la maggioranza del Consiglio Comunale; quindi, si elegge un GOVERNO del Comune e non l’organo di rappresentanza che è depotenziato rispetto al passato.
Stesso discorso vale per le Regioni.

Le province invece non sono più elette dai cittadini.

Il quadro OGGI è completamente cambiato rispetto a quaranta anni fa.
Che senso ha oggi riprendere quelle affermazioni?
NESSUNO.
Probabilmente oggi Iotti non ripeterebbe quanto affermato allora.

Infatti, il taglio proposto in ogni proposta di revisione costituzionale – in ogni caso mai così drastico – era la conseguenza di una riforma complessiva della Costituzione che prefigurava nuovi rapporti tra Stato e Regioni, il superamento del bicameralismo paritario, la modifica del procedimento legislativo, la modifica di poteri del Presidente del Consiglio …
La riduzione era quindi la conseguenza di queste modifiche.

Oggi, invece, resta tutto invariato ma si taglia il parlamento di oltre il 36% rendendolo meno rappresentativo e meno efficiente, mentre si rafforza l’asimmetria tra camera e senato che è una delle cause della nostra instabilità.

Lo stesso Parlamento non è puramente proporzionale ormai dal 1994 e per lungo tempo ci siamo sorbiti i premi di maggioranza del porcellum; dal 1994 non scegliamo più nemmeno i rappresentanti, ma votiamo solo le liste compilate dagli organi direttivi dei partiti, senza trasparenza e democrazia.

Quale democrazia articolata oggi ci sarebbe rispetto agli anni 80 del secolo scorso?
La rappresentatività è aumentata o diminuita rispetto al passato?

Ciò che il M5S rappresenta è un ricordo, non una realtà!

Quanto all’affermazione che i parlamentari sarebbero troppi … Troppi rispetto a cosa?

La valutazione numerica sul numero dei parlamentari va fatta considerando il sistema istituzionale e la popolazione, per soddisfare l’esigenza di dare rappresentanza alle molteplici realtà della nostra società, giacché siamo in un sistema a centralità parlamentare.

Il confronto con gli altri Paesi dimostra che i nostri parlamentari non sono affatto troppi: ne abbiamo molti meno del Regno Unito e poco di più rispetto alla Francia, ma noi siamo un Paese a bicameralismo paritario e quindi abbiamo bisogno di più parlamentari rispetto ai paesi citati.

Ringrazio, in ogni caso, il M5S perché chiunque decidesse di ragionare sugli argomenti da loro proposti, non potrebbe che rispondere con un convinto NO al taglio perché i loro stessi argomenti conducono al NO.

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