Stato di emergenza

di Boggio Bruno s

PIGRAMENTANDO – 20
Stato di emergenza
Va tutto secondo un qualcosa di simile ad una sceneggiatura già scritta, ad un copione. Del resto la politica, sia ai livelli più bassi che a quelli più alti, è un teatrino in cui il gioco delle parti la fa da padrone. Poi ci sono gli scambi di ruolo, i puri e duri, quelli che un tempo lo erano ed ora son divenuti molli e sporchi, i gregari, i nani, le ballerine, le puttane e le fate, i saltimbanchi, i tirapiedi, il coro della cappella, gli incontri in mail, videoconferenza e quelli del quarto tipo, oltre agli altri, più intriganti, quelli ravvicinati.

Il regalino di Natale ci è stato confezionato proprio in serata: la proroga dello stato di emergenza. Per ora la scadenza è fissata al 31 marzo, ma temo che il primo di aprile non sarà scevro da sorprese… Sarebbe troppo facile traslare il concetto di “stato di emergenza” in quello di “Stato in emergenza” ma non mi ci soffermo altrimenti il post diverrebbe forse chilometrico. Sul perchè sia stato assunto questo provvedimento non c’è molto da dire. Hanno fatto due conti e la decisione è stata presa: di concerto, non di concerto, unilateralmente, ormai non ha più importanza… Ingenuamente spero che qualcuno, magari dal cielo, ci aiuti ma la mia fede è solo più una teoria concettuale, un pensiero gandhiano di disperazione, un sogno irrazionale e senza speranza. Però la “resistenza”… Sento la nostalgia di un nuovo CLN, di un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale fondato sulla Costituzione che è libertà, pace, lavoro, democrazia, giustizia. Chissà dove si sarà cacciato Cacciari con i suoi amici … Questa generazione futura si deve lanciare o no? O si aspetta che maturino le ciliegie, cioè la prossima estate, magari con la quinta ondata, la quarta dose e una libertà vigilata in concomitanza con la bella stagione per rinchiudere tutto a san Martino per salvare il Natale che verrà? Attendiamo un fischio e un programma di lavoro ma fate in fretta, non lasciate campo aperto a Omicron perchè poi ci sarà magari Sigma, fino a giungere ad Omega, l’ ultima variante. E dopo l’ Omega potrebbe scoccare l’ ora dell’ Apocalisse, quella delle capre e delle pecore, degli ultimi che saranno i primi e dei primi che saranno gli ultimi. E forse, per un cambio di programma dell’ ultimo istante, dell’ inversione delle pecore e delle capre, con le prime alla sinistra e le seconde alla destra. E allora, dopo tanta merda mangiata in questo mondo, scoppieremo, noi capre in una sonora risata e qualcuno farà anche il classico gesto dell’ ombrello. A quel punto Gesù, che non ride mai, potrebbe anche unirsi, davvero eccezionalmente, con una risata sorniona, contento di aver sbugiardato persino qualche evangelista eccessivamente zelante.
Buona libertà.

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