Un Paese tutto da ricostruire, a cominciare dagli Italiani!

E’ vero che la vittoria della destra non è stata una sorpresa, anche se a volte ci si illude che è impossibile, in un Paese come l’Italia, che ciò possa accadere.
Eppure dovremmo avere tutti, o almeno la parte più colta e informata del popolo, di come vanno le cose in questo Paese, dove è impossibile, nelle condizioni date, che qualcosa di diverso potesse nascere.
E’ difficile stabilire cos’è il primo problema che ha portato l’Italia al degrado culturale e politico, che cosa non ha funzionato in questi anni che l’hanno visto sprofondare sempre più.
L’ignoranza diffusa rimane il primo problema contro cui combattere è davvero arduo.
L’altro grosso problema sono i giornalisti, di tutte le emittenti e la carta stampata, che hanno abdicato alla loro indipendenza, divenendo così organo di disinformazione permanente e pervasivo a servizio dei potenti di turno e della politica, che, ahinoi, non è più tale, ma solo esercizio puro del potere alle dipendenze dei poteri occulti, che stanno distruggendo il mondo.
Ovviamente il popolo, la stragrande maggioranza, non avendo strumenti per comprendere quel che passa sulla loro testa, pensa e crede in tutti quei politici che fanno promesse mirabolanti, nonostante moltissimi di loro da oltre trent’anni continuano a fare le stesse promesse, regolarmente dimenticate all’indomani del voto. E’ davvero triste vedere come si continui a votare personaggi e partiti che in un qualsiasi stato serio dovrebbero, invece, scomparire o sarebbero già scomparsi. Così succede che Bologna continua a votare Casini, che usa il PD come tram per andare in Parlamento e i bolognesi continuano a non volerlo capire e lo votano giulivi.
Poi ci sono i siciliani di Mazzara che hanno fatto davvero un capolavoro nel votare la fidanzata di Berlusconi, senza nemmeno conoscerla e senza che essa avesse mai messo piede in questo paese. C’è davvero di che vergognarsi come popolo, che, mi dispiace dirlo, ha dimostrato di non avere un minimo di dignità: se solo l’avesse avuta avrebbe dovuto rispedire la signora al suo Paese.
E che dire dei napoletani che hanno rivotato Speranza, quello che ha distrutto la sanità e ha giocato con la via degli italiani senza ritegno?
Davvero incredibile questo Paese proprio senza memoria, altro che corta.
Qui ci sarebbe da rifare prima di tutto gli italiani e poi i partiti, ma senza i primi non si può sperare di salvare e cambiare questo Paese, soprattutto, fino a quando non si capisce che un popolo che ha dignità non accetta bonus reddito di cittadinanza, ma pretende il lavoro come mezzo per la propria sussistenza. I bonus servono solo per tenere a quinzaglio il popolo che non disdegna di farsi mettere il quinzaglio.
Il voto a Conte e cinquestelle ne è la dimostrazione.
Intanto, però, con questa scelta dissennata si è impedito di portare in parlamento le formazioni che avrebbero potuto contrastare questa destra e riaffermare i diritti che ci sono stati sottratti da tutti i governi degli ultimi anni, compreso quello presieduto da Conte.
Purtroppo, anche quest’ultime, non avendo saputo trovare unità sono rimaste tutte fuori dal parlamento.
Oggi l’unica speranza è ricostruire dal basso un’alternativa vera a questo marciume e, credo, che in questo momento l’unica speranza è il grande lavoro di costruzione che sta facendo il prof. Ugo Mattei, non vedo altre strade.
Voglio sperare ancora che gli italiani lo capiscano …
Nella Toscano

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