Campo largo, ovvero incapacità di esprimere un candidatoo a pochi giorni dalla presentazione delle liste in Basilicata!

A una settimana dalla presentazione delle liste in Basilicata il “campo largo”, oltre a non avere definito la sua larghezza, non ha saputo esprimere un candidato unitario!
Ebbene, da queste scene incredibili, l’unica cosa che viene fuori in tutta evidenza è che la politica non esiste più.
Lo dimostra il fatto che alla base del dibattito non c’è un progetto politico, ma il nome di un candidato.
Quel che è peggio è che il “candidato” non viene cercato all’interno dei partiti, ma all’esterno. Ed ecco che compare l’oculista o l’imprenditore o uno qualsiasi che possa pescare voti, che sono la sola cosa che interessa ai nostri politicanti.
Difficile comprendere come detti politicanti non sappiano cos’è la politica e cosa debba rappresenrare un eletto chiamato a dirigere una regione, in questo caso: quali politiche portare avanti e con quale conoscenza e sensibilità delle esigenze e benessere di un popolo, il cui bene non è evidentemente tra i pensieri di nessuno.
E’ vero che la politica ha smarrito la sua strada e di più da quando ha pensato di risolvere i problemi cambiando le leggi, come quella dell’elezione diretta dei presidenti, con aggiunta di premio di maggioranza, per realizzare il loro sogno di governabilità.
Certo sarebbe utile scoprire in cosa consiste la bellezza di questa governabilità a cui aspirano tutti spasmodicamente, visto che da quando è in vigore questo sistema ha prodotto solo disastri.
Scegliere un nome, un uomo venuto dal nulla, di cui non si conosce e riconosce storia e pensiero, e metterlo a governare,come la storia recente ci ha insegnato, che avrebbe dovuto insegnare, soprattutto a lor signori a quelli attaccati alla poltrona con attac, è stato ed è un fallimento.
Vogliono sempre più raggiungere una più elevata governabilità e stabilità sia i politici di dx che di sxi, con in testa la presidente del consiglio, che, non paga di una maggioranza bulgara ottenuta con una legge altamente incostituzionale, vuole la sua elezione diretta, manco a dirsi, per la famosa “governabilita e stabilità” !
Il che tradotto significa solo potere assoluto in capo a una persona qualsiasi e senza alcuna garanzia.
Ora vista l’esperienza, e visto come il Paese sta precipitando sempre più nel baratro, sarebbe il caso di cominciare subito a cambiare questo sistema eletorale, a cominciare dal nazionale e per finire al comunale.
Eleggiamo parlamento, consigli comunali, consigli regionali e che siano loro ad eleggere PC e P.R. e sindaco: la nostra è una democrazia parlamentare e spetta al parlamento eleggere chi lo deve dirigere. Oggi , invece, si cerca di esautorarlo e, in buona parte, ci sono già riusciti. E’ necessario, quindi, fermarli prima che sia troppo tardi.
Basta con l’elezione diretta di Presidenti delle Regioni e dei sindaci, si torni al proporzionale puro, senza premi di maggioranza e vada a governare chi viene realmente votato dai cittadini, non chi viene scelto dai segretari dei partiti, che sono il vero dominus di questo disastro e di cui non se ne può più!
Si torni alla politica vera al servizio dei cittadini e non dei partiti e delle loro oligarchie.
Nella Toscano

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