Cominciamo a confrontarci su come costruire Un nuovo partito che parta dal basso!!!

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Al punto in cui siamo, con un PD che ogni giorno di più mostra il suo vero volto, diventa necessario ed urgente pensare a costituire un nuovo modello di partito che parta dal basso.
E’ quindi necessario ed urgente che i cittadini che avvertono questa urgenza comincino ad organizzarsi.
Per costruire qualcosa di nuovo occorre che serva veramente a migliorare questo PAese bisogna partire dai valori che sono anche a fondamento della nostra Costituzione, che attende ancora di essere attuata.

La solidarietà, il lavoro, i diritti, la giustizia sociale, l’ambiente, la legalità, l’uguaglianza, la salute, il cibo dovrebbero ispiare questo nuovo progetto ed essere il fondamento di una politica a servizio dei cittadini per risolvere i loro bisogni e renderli liberi dal bisogno, per ridare dignità al lavoro e con esso alla persona umana.
Ecco, io credo che bisognerebbe cominciare a discutere di questo, di come vogliamo affrontare queste sfide e credo anche che dovremmo farlo in fretta per non farci sopraffare dall’uomo solo al comando e da tutta la sua corte di giullari.
Nella Toscano

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9 Risposte

  1. Marcella ha detto:

    E’ un tema interessante quello che proponi, cara Nella.
    Ho militato in un partito di sinistra in passato, ed ho avuto anche ruoli di responsabilità sia a livello locale a sia a livello provinciale.
    Cio’ che ho notato, ed abbiamo notato alcuni compagni del partito, è la mancanza di dialogo con gli stessi iscritti. Faccio un esempio semplice. Quando a livello locale, regionale, nazionale oppure
    europeo ci sono le elezioni, è fondamentale incontrarsi ed esaminare l’esito elettorale, qualsiasi risultato abbia dato al nostro partito.Incontrarci vuol dire capire i punti forti e deboli sul territorio. Formare i comitati di quartiere potrebbe essere un’idea per capire i problemi sul territorio quindi sarebbe anche un modo per farci vedere fisicamente.In ogni sezione dovrebbe nascere un laboratorio di studi, elaborati a tema che variano dagli enti locali via, via ad arrivare alle multinazionali ed al diritto internazionale che intacca sul proprio territorio. Un esempio lo sono i centri commerciali, da Ikea fino ad Auchan. In essi sono contenuti i contratti atipici secondo il nostro ordinamento giuridico. Inculcare agli iscritti che c’è una “previsione degli effetti” nella pubblica amministrazione quando un comune decide con il suo sindaco, la sua giunta ed il suo consiglio comunale di dare le delibere per la costruzione di un edificio. Su questo argomento direi che sarebbe necessario creare un'”amministrazione ombra” e “simulare” il consiglio comunale. E’ un modo per imparare ed essere preparati. E’ un piccolo assaggino, ma ho tante idee e pareri che ovviamente rimangono un mio punto di vista.

    • ricostruirestatoepartiti ha detto:

      Penso proprio che bisogna cominciare a parlarsi ed a confrontarsi su tutto ciò che ci riguarda da vicino e per farlo è necessario ricostruire quei luoghi di confronto che invece il partito liquido ha chiuso, con la conseguenza che oggi non esiste più nessun lugo dove incontrarsi per dibattere e confrontarsi.
      A mio parere è proprio da qui che bisogna ripartire, dalla base per poi cominciare a costruire.
      Unirsi con quelli che si riconoscono nei valori della sinistra, con i molti che non votano più perchè non si sentono rappresentati da questi partiti. Unirsi per difendere la Costituzione e con essa la libertà e la democrazia. Il Pd non è e non fa tutto questo, il PD sta distruggendo la democrazia stracciando la Costituzione nata dalla Resistenza.
      Proviamo a tracciare i valori attorno a cui vogliamo costruire questo partito, che io ho elencato e a cui aggiungo anche la cultura, che è fondamentale per la coscientizzazione di un popolo.

  2. Flavio Gori ha detto:

    il pd sta monopolizzando la scena, chiedendo e ottenendo voti a destra e a sinistra. al di là dei motivi che hanno portato a questo, facevo una riflessione di questo tipo:

    nelle recenti europee il pd ha portato a casa circa 11.200.000 voti. si dice che sia il suo più grande risultato di sempre.

    questo partito si fregia di essere il risultato di un connubio tra pci e dc, dunque i partiti di maggiore richiamo elettorale nei primi 40 anni dal dopoguerra, ma se andiamo a controllare un po’ il numero dei voti che questi partiti avevano, vediamo che entrambi superavano ampiamente gli 11 mln.

    per fare un caso simile al precedente e quindi prendere in esame un risultato elettorale alle europee in cui entrambi ebbero un alto risultato, vediamo che nel 1984 il pci ebbe circa 11.700.000 voti e la dc 11.500.000.

    entrambi superarono quindi il risultato attuale del pd e in questa luce, l’ultimo risultato del partito di renzi non è così grande, anzi sembra quasi la dimostrazione che il progetto pd è fallito, dato che quando gli va benissimo non riesce a prendere i voti di uno solo dei 2 gruppi politici di riferimento.

    in relazione a questo, se qualcuno si dovesse chiedere che tipo di accoglienza può avere un partito di sinistra oggi in italia, a mio parere le domande sono:
    dove sono andati gli altri 11.000.000 e passa di voti?
    perché se ne sono andati da questo progetto?
    cosa cercano?

    posso naturalmente sbagliare, ma penso che la maggior parte di queste persone siano orfani della sinistra, in quanto dei metodi dc per ottenere e gestire il potere, il pd ha ereditato tutto.

    riannodare il discorso con queste persone, sarà la base per avere una formazione politica di peso, sia in quantità che in qualità, ma anche per confrontarsi e capire cosa queste persone si attendono da una formazione politica che, secondo loro (anche secondo me) manca in italia dalla bolognina in avanti.

    • ricostruirestatoepartiti ha detto:

      Certamente Flavio, occorre riannodare il discorso con tutte le persone che non si sentono più rappresentate da questi partiti, che tutto sono tranne che di sinistra. Io penso che per farlo, per riuscire a dare una motivazione occorre tracciare le linee guida di quello che vuole essere un partito di sinistra, chi deve rappresentare questo partito nuovo.
      E’ chiaro che il PD ha fallito su tutta la linea, ma è evidente che ha cominciato a tradire quando ha voluto rapprensetare operai e imprenditori, e addirittura privileggiando quest’ultimi, attuando politiche sempre a loro difesa e trascurando i bisogni della parte più debole della società. questo per me significa solo avere tradito la base che si riconosceva negli ex Ds e quel che è peggio rincorrendo chi invece tradizionalmente era ed è garantito dalla destra.
      La cosa più grave che hanno potuto fare a cominciare da Veltroni e per finire con Renzi è avere chiamato al governo imprenditori, cioè avere messo il potere politico nelle mani del potere finanziario.
      Come abbiamo potto constatare e subire amaramente ha portato lo Stato Italiano al quasi fallimento.
      E’ chiaro che se vogliamo cambiare e costruire qualcosa di nuovo dobbiamo ripristinare le regole di uno stato democratico a cominciare dalla separazione dei poteri.

  3. Tatiana ha detto:

    Bisognerebbe ripartire dal risultato delle elezioni europee, confrontarsi con chi è disposto al dialogo, non si possono tralasciare le
    idee di chi ha una appartenenza partitica, e allo
    stesso tempo di chi non si riconosce più in certi ideali di questo
    attuale centro-sinistra o di quella minoranza di sinistra. Solo con il dialogo si potrà giungere a ricostruire una sinistra coesa. Per
    quanto riguarda i luoghi di incontro, è vero mancano, le Case del Popolo non ci sono in tutte le città, o dove ci sono, vi militano i
    giovani comunisti, a cui do il merito (per quanto riguarda la città in
    cui vivo) di aver fatto un ottimo lavoro. Ringrazio soprattutto voi
    amici del web. Continuiamo le conversazioni e non arrendiamoci.

    • ricostruirestatoepartiti ha detto:

      Ma certamente Tatiana, bisogna assulatemente aprire un confronto con chi ci sta, ma rimaniamo lontani dai leader di qualsiasi partito. Abbiamo esperienza che quando arrivano loro sfasciano tutto. Ripartiamo dalla base e dalle idde e coinvolgiamo chi condivide questo progetto.

  4. Mariangela ha detto:

    come ho già avuto occasione di dire siamo di fronte ad un partito
    unico, come nelle migliori dittature,
    sarebbe bene che fosse detto a chiare lettere , ma poi come giustifi-care tutti i soldini che dobbiamo versare per mantenere questo car-
    rozzone di finti partiti…questa finta democrazia…

    • ricostruirestatoepartiti ha detto:

      Si è vero cara Maiangela: siamo di fronte ad un partito unico molto , ma molto pericoloso per la tenuta democratica del Paese.
      Poi certamente c’è anche il problema dei nostri soldi che vanno a finire nelle tasche di questi partiti. Una cosa assolutamente ingiustificabile contro la quale oggi non abbiamo nessuna arma per combattere, purtroppo!!!

  5. Flavio Gori ha detto:

    io vorrei tornare al tempo dei referendum sull’acqua e l’energia nucleare. a quel tempo si era formato un gruppo molto partecipato di persone che però è stato messo in liquidità da quasi tutti (forse M5S escluso). quelle persone parlavano una lingua che prevedeva un diverso sviluppo politico, economico, finanziario, ambientale. temi che a mio parere devono essere centrali nella proposta politica, nella visione di un paese da proporre all’elettorato. per far conoscere non solo dove siamo ma anche dove vogliamo essere da ora a 20 anni.