LUMIA, IL GOVERNATORE OMBRA”


di Emanuele Lauria (La Repubblica 30/11/2018)
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È forse questa la figura del “Politico inaffidabile” tratteggiata da Paolo Borsellino nella famosa Lectio Magistralis del 1992?
Sono forse questi i politici e gli imprenditori che la Sicilia non dovrebbe avere?
Claudio Fava: “Più che un sistema Montante, può parlarsi di un sistema Lumia… questo emerge dai nostri lavori”.

“Rieccolo il Senatore della porta accanto. Emerge dal racconto che il Governatore Nello Musumeci fa in Commissione Antimafia.

Musumeci parla del sistema Montante ed ma aggiusta… il tiro. Alla Regione, all,epoca di Rosario Crocetta, il vero reggente era Giuseppe “Beppe” Lumia che – ha spiegato Musumeci -in un verbale che è formalmente secretato- era “materialmente insediato a Palazzo d’Orleans, me l’ha confermato anche il personale che lavora lì”.

Insomma… Lumia aveva una stanza accanto a quella di Crocetta, dove ospitava lobbisti e clientes.
È allora se l’ex leader di Confindustria , in carcere per associazione a delinquere, “era il rappresentante degli interessi di pezzi dell’imprenditoria siciliana, Lumia era il dominus, la vera punta di una governance parallela alla Regione”.

“Più che un sistema Montante, può parlarsi di un sistema Lumia”, conferma l’attuale Presidente della Commissione Claudio Fava: questo emerge dai nostri lavori”.

Musumeci ha anche spiegato ai commissari di avere voluto cambiare gran parte dei dirigenti generali, dopo il suo insediamento proprio per “bonificare” la Regione dopo quella stagione.

Durante il suo intervento durato due ore , il governatore ha ripercorso l’evoluzione di questo sistema di potere, fissandone la data di nascita nel 2009, quando Raffaele Lombardo ruppe con il centro destra, per cominciare le sue manovre di avvicinamento al PD.

Di Crocetta ha parlato più o meno come di un “esecutore” mentre ha puntato il dito su influenti protagonisti del cosiddetto “cerchio magico”, citando esplicitamente l’ex segretaria generale Patrizia Monterosso, oggi alla guida della Fondazione Federici II…Musumeci, si domanda di alcuni Commissari, si è dovuto soffermare di alcuni episodi che lo riguardano e che emergono dalle carte di Montante .

A cominciare da un paio di appuntamenti tra l’attuale governatore e l’allora Capo di Presidente di Confindustria.
Il 5 agosto ed il 26 settembre 2015. Misumeci , al tempo presidente della Commissione antimafia, ritenne opportuno andare a far visita al in idagato per mafia? Il presidente della Regione ha replicato dicendo che, fino a quel momento, la notizia dell’indagine a carico di Montante era apparsa solo sui giornali ma che l’avviso di garanzia fu consegnato all’imprenditore… solo nei mesi successivi.

Negli appunti di Montante c’è traccia degli incontri con Musumeci avente ad oggetto una sponsorizzzazione “per il figlio indeciso” e “una intervista”.
Il governatore ha spiegato che, nel corso di una conversazione con Montante, ebbe modo di parlare del figlio Giorgio, che fa l’attore.
Ma sarebbe stato l’industriale a offrirsi per farlo lavorare nell’opera ispirata alla sua storia. “La volata di Caló”: cosa che in effetti avvenne. Musumeci ha anche raccontato di essersi lamentato con Montante del poco spazio che, in quel periodo, aveva l’opposizione sui grandi giornali.
Ed il tetragono ex paladino della legalità lo rassicuró dicendo che ne avrebbe parlato con Giorgio Mulè, ex direttore di Panorama e oggi deputato di Forza Italia”. Mostra meno

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