Vinta la guerra contro il corana virus è necessario lavorare per ricostruire il Paese!

Siamo in guerra e ci tocca combattere con tutte le nostre forze per sconfiggere un nemico invisibile, che, purtroppo, semina morte e dolore. Finita la guerra, speriamo al più presto, seppure feriti e doloranti con chissà quali conseguenze psicologiche, ci toccherà rimetterci in cammino per ricostruire un Paese completamente distrutto. La prima cosa da fare sarà riportare le Istituzoni e il palrmaneto dentro il dettato costituzionale e ristabilire le regole di un Paese democratico, che, ahimè , l’emergenza sta mettendo a dura prova, se non completamente mandate in soffitta, come qualcosa di inservibile.
Quello che mi impensierisce è la scarsa sensibilità degli italiani verso un problema che, toccando il regolare svolgimento della democrazia e la nostra libertà, ci riguarda tutti. Voglio sperare che passando questo momento drammatico ciascuno si fermi a riflettere ed a capire che ci vuole un’inversione a U e, soprattutto, che bisogna rinnovare tutta questa classe dirigente che sta dimostrando di essere assolutamente inadeguata, incapace e senza cultura istituzionale. Penso che per farlo occorre, però, riformare i partiti e, di sicuro, sarebbe il caso che si pensanse a far nascere un vero partito di sinistra, che abbia come fondamento l’attuazione della Costituzione, e, quindi, dei valori in essa insiti.
E’ indispensabile che i partiti abbiano una visione del futuro e la capacità di formare una nuova classe dirigente per affronatre e risolvere i gravi problemi che abbiamo di fronte, a cominciare dalla sanità.
Questa esperienza ci insegna quanto sia importante e vitale avere una sanità pubblica per la salute e il benessere dei cittadini tutti.
In questi ultimi trent’anni abbiamo assistito al suo smantellamento senza che nessuno abbia mai mosso un dito per preservarla e, cosa ancora più grave, alla dilapidazione di risorse per finanziare il privato, oltre che a una corruzione dilagante.
Gli ospedali intesi come aziende e non più come luogo di cura sono divenuti fonte di interessi economici, smarrendo così la propria missione. Rimetterla in sesto non sarà facile, ma è una necessità.
Ci sono tante altre cose che vanno riviste e riconsiderate a partire dagli emolumenti che devono essere regolati a livello nazionale e uguali per tutti i lavoratori per eliminare diseguaglianze e ulteriore fonte di sperperi insostenibili.
Riportare all’origine il titolo V° della Costituzione è ora una necessità impellente, così come lo è la cancellazione del pareggio di bilancio in costituzione, che sta finendo per strozzare il Paese, a discapito dei servizi, qual’è appunto anche la sanità. C’è un lavoro immenso da fare e ci vogliono braccia e menti per poterlo realizzare, per far rinascere il Paese. Non sarà facile, ma ce la possiamo fare, sperando, però, che questo governo non vada a sottoscrivere il MES, perchè nel caso malaugurato lo facesse ci ritroveremmo per decenni a pagare debiti mostruosi.

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