Raduno neonazista di Abbiategrasso, Liliana Segre: “Inaccettabile e offensivo”

La senatrice a vita ha presentato una interrogazione urgente al ministro Salvini chiedendo la revoca delle autorizzazioni per l’evento: “Si rende conto della pericolosità?” di ZITA DAZZI
Raduno neonazista di Abbiategrasso, Liliana Segre: “Inaccettabile e offensivo”
05 luglio 2018

Liliana Segre
La senatrice a vita Liliana Segre, indignata per l’annunciato raduno neonazista “Festa del Sole” in scena alla fiera di Abbiategrasso, presenta un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Matteo Salvini chiedendogli di revocare le autorizzazioni per l’evento a cui parteciperanno anche numerosi esponenti locali e nazionali del centrodestra, fra cui deputati, senatori e assessori regionali lombardi della Lega. “Premesso che nei giorni di venerdì 6 e sabato 7 luglio 2018 è prevista in località Abbiategrasso, entro l’area metropolitana di Milano, una festa della organizzazione ‘Lealtà e Azione’, raggruppamento di chiara ispirazione neonazista e razzista; al raduno risultano inopinatamente concessi spazi pubblici presso la locale fiera cittadina – scrive Segre che Mattarella ha voluto senatrice a vita in memoria del suo passato di deportata ad Auschwitz – la Repubblica democratica nata dalla Resistenza non può accettare forme di manifestazione in cui vengano programmaticamente diffusi messaggie simbologie dichiaratamente razziste, xenofobe e apologetiche del fascismo; che di questo sentimento di ripulsa per l’iniziativa si sono fatte interpreti svariate organizzazioni antifasciste e della società civile dall’Anpi, all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ai sindacati Cgil-Cisl-Uil, alle Acli e a numerosi partiti democratici”.
Raduno neonazista di Abbiategrasso, Liliana Segre: “Inaccettabile e offensiva.”

Liliana Segre, che finì in campo di sterminio col padre a soli 13 anni e che tornò unica sopravvissuta del suo convoglio partito dalla stazione centrale di Milano nel ’44, si rivolge a Salvini che non ha mai rifiutato l’appoggio e le simaptie dei movimenti di estrema destra. E’ la prima volta che lo fa da quando è nato il governo pentastellato: “Si chiede di sapere se il Ministro in epigrafe sia a conoscenza della pericolosità dell’evento in questione; se non ritenga di dover disporre la revoca delle autorizzazioni così da scongiurare la realizzazione di una iniziativa di patente carattere anticostituzionale, che offende i valori di fondo della nostra Repubblica e di ogni forma di convivenza civile”.
Bisognerà vedere se e quando il titolare del Viminale troverà il tempo di rispondere in aula alla senatrice a vita col numero stampato sull’avambraccio dai nazisti.
Intanto si allunga la lista delle adesioni al presidio antifascista (sabato alle 15 in piazza Castello ad Abbiategrasso) indetto dall’Anpi di Milano, dall’Aned, dai sindacati, dalla rete delle comunità ebraiche. Oltre alla stessa Segre, ci sarà anche Carla Nespolo, presidnete naizonale dell’associazione partigiani.

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